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Eccellenza

La Virtus Bolzano saluta la compagnia: è già l'ora della fuga?

La regina annunciata ha messo le mani sul primato solitario. Bozner e Rovereto restano in scia ma la fila si è allungata

L'inseguimento è durato tre mesi ma alla fine la Virtus Bolzano ce l'ha fatta: la vetta solitaria dell'Eccellenza è sua. Superando in rimonta il Lavis grazie ad un impeccabile secondo tempo, la formazione biancoverde ha conquistato quel primato che un po' tutti gli osservatori le pronosticavano da subito e che le sconfitte con Benacense e Bozner delle prime tre giornate avevano inopinatamente allontanato. Da allora sono giunte sette vittorie e tre pareggi, un ruolino che ha disintegrato la concorrenza e che dovrebbe consegnarle tra due settimane il titolo d'inverno, salvo sorprese che le due prossime avversarie, San Paolo e San Giorgio, dovessero regalare.

Christian Malfer ha segnato il gol decisivo per l'Union Trento sul campo del Parcines
Christian Malfer ha segnato il gol decisivo per l'Union Trento sul campo del Parcines

Le due damigelle d'onore

Alle spalle di Kaptina & compagni tiene botta il Bozner di Hugo Pomella che ha surclassato il Valle Aurina e che va considerato il vero crac della stagione se pensiamo che l'anno scorso era una delle squadre più discontinue (11 vittorie e 11 sconfitte) mentre ora è quella che ha perso meno di tutte (unico k.o. a Rovereto); in terza piazza è scivolato proprio il Rovereto fermato sul pareggio interno dal Gherdeina e apparso ultimamente in contrazione di forma (3 punti in 4 gare).

Salire in D? Anche no...

La domanda che sorge spontanea, a questo punto, è scontata: siamo di fronte all'allungo decisivo o ci potrà essere prossimamente un nuovo, ulteriore, avvicendamento in testa alla fila? L'impressione forte è che adesso che si è presa lo scettro in mano, la Virtus non lo mollerà più. A spingere in tal senso è la logica delle motivazioni: per accedere alla categoria superiore, come sempre non ci sarà la coda. Troppo traumatico il passaggio in D per la stragrande maggioranza delle società regionali. La compagine bolzanina invece l'ha affrontata già più e più volte anche in tempi recenti e non ha mai fatto mistero di puntarci ancora convintamente. Dunque risulta difficile credere che molli l'osso con semplicità, così come resta improbabile immaginare che qualcuna tra le avversarie abbia gli stessi energici stimoli e voglia davvero scalzarla.
L'alternativa più accreditata in origine era il Levico Terme, specie dopo il subentro di Manfioletti al timone, ma il ritmo che i gialloblù stanno tenendo, pur eccellente (20 punti in 10 partite), non basta a ridurre le distanze che anzi sono salite alle attuali sette lunghezze.

L'affollato fondo della fila

Nell'attesa di scoprire se sia esatta la sensazione di trovarsi davanti ad un punto di svolta, non resta che godersi l'affannosa corsa della parte destra della classifica laddove sei altoatesine circondano il Lavis, unica trentina in difficoltà. Nessuna delle sette ha centrato la vittoria in quest'ultima domenica sicché la bagarre continua ad essere pronunciata e non pare esserci chi abbia la forza di azzeccare quel filotto che cambierebbe di colpo la prospettiva.

Il rinvio di Brunico

All'appello è mancata una gara, quella di Brunico fra San Giorgio e Benacense rinviata d'ufficio già il venerdì precedente ai primi accenni di maltempo e rimasta poi la sola partita non disputata di tutto il programma calcistico della domenica in regione! Un annullamento, dunque, un po' intempestivo che ha fatto pensare a più d'uno: beati i tempi passati quando era l'arbitro, in loco e nell'imminenza del via, a decidere sulla praticabilità o meno del campo...

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