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Eccellenza

Al tandem bolzanino Virtus e Bozner il titolo d'inverno

L'inopinato passo falso virtussino col San Giorgio ha favorito l'aggancio in vetta. Dietro scalpitano Mori e Levico. Male le neopromosse.

Il Mori ha chiuso il girone d'andata con un successo a Lavis
Il Mori ha chiuso il girone d'andata con un successo a Lavis

Non si è fatta mancare neanche la sorpresona finale l'ultima d'Eccellenza. A San Giorgio infatti è caduta dopo tre mesi quasi perfetti la capolista Virtus Bolzano trafitta dalla rete in pieno recupero del serbo Grujic; una sconfitta che ha stoppato la corsa solitaria dei biancorossi di Kaptina ed ha consentito l'aggancio in vetta al Bozner di Hugo Pomella uscito a sua volta col solo punticino dal match interno col Comano.
Dunque titolo d'inverno in comproprietà fra le cuginette bolzanine che possono festeggiare sebbene l'occasione sia da catalogare fra le perdute visto che dietro ben quattro inseguitrici hanno pareggiato. Se il tentativo di fuga è saltato, si è allungata comunque la fila e i valori si sono meglio definiti in una graduatoria ora spezzata in due: le prime otto, a prevalenza trentina, tutte ricomprese in otto punti; le ultime otto, a netta maggioranza altoatesina, schiacciate in sei punti. Fra i due gruppi un gap considerevole che potrebbe ridursi domenica nel recupero fra San Giorgio e Benacense.

TITOLO D'INVERNO: PLATONICO MA BENAUGURANTE

Viene definito giustamente platonico il primo posto alla pausa d'inverno: è notorio infatti che il lungo stop agonistico unito ai possibili movimenti della finestra di mercato, possono sconvolgere i valori e dar vita nell'anno nuovo ad un torneo ben diverso.
Tuttavia la statistica declama che due volte su tre chi gira in testa a metà strada si conferma anche a fine corsa: nelle 33 edizioni dell'Eccellenza la coincidenza si è verificata 20 volte, col cento per cento di percentuale negli ultimi cinque anni. Quindi Virtus Bolzano e/o Bozner possono sorridere anche se la stessa statistica regala un'ulteriore chicca, stavolta di segno contrario: nei cinque precedenti di titolo ex-aequo, in ben tre occasioni a vincere fu poi una terza formazione: nel 2000/01 si laurearono campioni d'inverno Arco e Bolzano ma il campionato lo conquistò il Rovereto, tre anni dopo Benacense e Comano virarono in vetta a dicembre e a maggio toccò all'Arco esultare, infine nel 2009/10 Fersina e Maia Alta condivisero il sogno di metà strada per poi venir infilate dal Trento.

LEVICO E MORI SANTO STEFANO: LE INSEGUITRICI PIÙ CONVINTE

Sono numeri, quelli sopra, che confortano soprattutto due delle inseguitici del tandem bolzanino: Levico Terme e Mori Santo Stefano, uniche a non fare mistero di ambire presto o tardi al ritorno in serie D. Il team del lago accusa sei punti di distacco maturati principalmente in avvio quando tutto girò storto; l'avvento al timone di Manfioletti è coinciso con una serie di dodici risultati utili (sei vittorie e sei pareggi) che hanno mantenuto in quota la squadra, ora consapevole di giocarsi il futuro negli scontri diretti delle prime due domeniche del ritorno.

Cinque punti di ritardo paga invece il Mori di Colpo che cela le ambizioni ma non è affatto rassegnato ad un ruolo di puro prestigio: non a caso gira voce che voglia potenziarsi con l'ingaggio di Lorenzo Moscatelli, attualmente all'Alense. Per ora si tratta solo di rumors: dovessero concretizzarsi non ci sarebbero più dubbi sulle intenzioni lagarine.

LA FOTOGALLERY DI LAVIS - MORI SANTO STEFANO

CODA: LE NEOPROMOSSE ARRANCANO

Dopo un'andata in sofferenza sono in otto a sudarsi la riconferma: quelle dai 17 punti del San Paolo in giù. Proprio i bassoatesini e la Benacense sono le meglio posizionate e attrezzate. Appena sotto ecco le due delusioni più cocenti, San Giorgio e Parcines che hanno peggiorato fortemente il rendimento delle stagioni più recenti. Male anche il Brixen che non ha mai acquisito continuità chiudendo il girone senza vittorie in casa. In ambasce pure le tre che l'anno passato militavano in categorie diverse: il Lavis che non ha ancora elaborato la traumatica retrocessione dalla D e le due neopromosse Valle Aurina e Gherdeina crollate non appena scemati gli entusiasmi tipici delle debuttanti.

COPPE, FESTE E.. RIPARTENZA

Osteggiata da tanti eppur mai cancellata, questa pausa invernale durerà 49 giorni. Inutile ricordare che la nostra è l'unica regione a fermarsi così a lungo, come se le Alpi e il freddo non esistessero nel restante nord dell'Italia! Tantè, dopo Natale o se proprio Capodanno l'attività ripartirà a suon di allenamenti ed amichevoli attendendo il 25 gennaio, avvio del ritorno.
Nel frattempo non vanno dimenticati gli impegni ancor da assolvere: il recupero fra San Giorgio e Benacense di domenica 14, la finale di Coppa Italia trentina del sabato 13 al Briamasco fra Levico e Comano Fiavè, la finale di Coppa Italia bolzanina domenica 14 al Druso fra Bozner e Virtus; infine nel week end successivo la finale regionale tra le due vincenti provinciali.

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