Promozione, controsorpasso: Levico e Chiese in vetta
Sempre più incerto, interessante e combattuto il campionato di Promozione, giunto alla tredicesima giornata, andata in archivio domenica scorsa. La classifica si è lettarlmente spezzata in due con sei formazioni, comprese tra i 28 punti di Levico e Calciochiese ed i 24 dell'Azzurra che hanno fatto il vuoto, allungando in maniera perentorio sul gruppone di centro classifica. Il turno di domenica ha regalato la testa (nuovamente) a Calciochiese e Levico, brave ad approfittare del mezzo passo falso dell'ex capolista Comano Fiavè, fermata in casa sullo zero e zero da una tenace Condinese. Un risultato che fa perdere la vetta della classifica alla formazione di Zasa che continua a faticare a trovare la via del gol e si vede scavalcare da Levico e Calciochiese, capaci di conquistare i tre punti nei match con Bassa Anaunia e Calcio Bleggio. Nota di merito per i chiesani, giunti al settimo risultato utile consecutivo (5 vittorie e 2 pareggi) e squadra senza dubbio più in forma del momento. Rallenta l'Arco che strappa u n punto a Gabbiolo contro un Villazzano bloccato tre volte dai pali, vola invece il Dro che centra il quarto successo di fila e si avvicina ulteriormente alla vetta, portandosi a -3 da Chiese e Levico. Un Dro che con Bandera ha ingranato la quinta e che torna prepotentemente in corsa per la promozione, cancellando in via definitiva le difficoltà incontrate ad inizio anno. Chiude il gruppo delle sei big l'Azzurra che con i tre punti conquistati a Borgo si mantiene a ridosso del podio, ribadendo il suo ottimo momento di salute. Passiamo alla coda: cade ancora il Fiemme (un punto nelle ultime dodici partite), si rialza la Ravinense che rifila un sorprendente 5-2 alla Garibaldina salendo a sette punti in classifica ed avvicinandosi alla quint'ultima piazza, distante ora sette lunghezze. Tre punti anche per l'Isera mentre continua la serie nera del Borgo (quarto ko consecutivo), al tappeto nonostante il cambio di allenatore avvenuto la scorsa settimana con Luca Divina che ha preso il posto di Bettega.