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Serie D

Fioriello: «Costruiamo poche palle gol»

È palpabile la delusione a fine gara nei volti del presidente Franco Murano e del tecnico Giuseppe Fioriello. «Non posso imputare nulla alla squadra – precisa il massimo dirigente biancorossi -, i ragazzi hanno dato quello che potevano dare, si sono battuti con il massimo impegno. Tutti, indistintamente, stiamo cercando di fare il possibile per uscire da questa situazione. Non è facile, perché quando sei in fondo alla classifica nessuno ti dà una mano. Ultimamente gli arbitri sorvolano troppo facilmente su alcuni episodi da rigore a nostro favore e questo mi dispiace. Si può sbagliare, anche se nelle ultime giornate le sviste a nostro sfavore sono state diverse. A fine campionato mancano diciotto giornate e oggi più che mai voglio ribadire che da parte nostra c’è la volontà di dare il massimo per fare quanto possibile». Poi il massimo dirigente punta il dito nei confronti di una città per lo meno fredda: «La nostra situazione non è tanto diversa da quella della società che sta nella categoria superiore e l’impressione comune è che a tanto impegno da parte di certe persone che gestiscono i club non ci sia altrettanta corrispondenza da parte della gente in primo luogo e degli imprenditori. Tutti sono prontissimi nel criticare e nel proporre soluzioni, nessuno è disposto invece ad impegnarsi seriamente e lo stesso vale per la pubblica amministrazione». «Da parte nostra – conclude il presidente Murano – andremo avanti fino in fondo cercando di fare del nostro meglio con i mezzi a disposizione. Desidero ricordare che praticamente tutte le società del nostro girone, da accurati sondaggi effettuati, godono di agevolazioni da parte delle rispettive amministrazioni che sono di gran lunga superiori di quelli della nostra realtà».
Mister Fioriello esamina l’andamento della gara: «Quando la tensione è alta si fatica moltissimo. Nel primo tempo abbiamo faticato nel giocare la palla a terra e nel trovare il dialogo con le punte, come si dovrebbe fare nelle gare interne. Nel secondo tempo abbiamo iniziato bene, ci siamo resi pericolosi, abbiamo creato le nostre palle-gol ma non siamo riusciti a segnare e alla fine il risultato ci penalizza. Facciamo fatica a concludere, ad organizzarci per essere effettivamente pericolosi per pungere di più. Quando siamo riusciti a partire da lontano costruendo con lucidità abbiamo dato fastidio all’avversario. Fuori casa, sembra assurdo, ci esprimiamo meglio in fase di impostazione della manovra, creando azioni da gol in quantità maggiore. In casa bisogna costruire più palle gol. È questo il nostro limite in questo momento, stiamo lavorando per migliorarci e spero quanto prima di poter ottenere dei risultati concreti in termini di punti. È chiaro che ci servono alcune vittorie per rimetterci in carreggiata».
Il tecnico ha poi qualche recriminazione: «Poteva esserci il rigore su Filippini, potevamo fare meglio. Abbiamo corso tanto e male, senza finalizzare e concretizzare. Sappiamo quali sono limiti e difetti da sistemare, soprattutto in casa, dove ci esprimiamo molto peggio rispetto a quello che facciamo in trasferta».

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