Tredici gare di squalifica a Vettori dell'Alta Giudicarie
Numerosi gli episodi che hanno destato scalpore nell’ultimo, assai burrascoso weekend di calcio regionale, sia tra i “grandi” che nelle giovanili. Primo su tutti, il già ampiamente discusso fattaccio verificatosi a Roncone sul terreno di gioco dell’Alta Giudicarie nel match di Prima Categoria contro il Gardolo, sospeso dal direttore di gara a causa dell’abbandono del campo da parte della formazione ospite, riguardo al quale, nel comunicato odierno, il Giudice sportivo ha emesso la sua sentenza.
Prima Categoria: rigidi provvedimenti disciplinari
Tredici le giornate di squalifica comminate al Capitano dell’Alta Giudicarie Fabiano Vettori, protagonista della sopracitata vicenda. «Nel corso del recupero del secondo tempo – scrive il Giudice a tal proposito – il tesserato rivolgeva nei confronti di un giocatore avversario espressioni e gesti dall'inequivocabile contenuto discriminatorio per ragioni di razza. Il tenore complessivo della condotta, aggravata anche dalla qualifica di capitano del tesserato, impone una quantificazione della sanzione in misura eccedente il minimo edittale previsto dall'art. 28 del Codice di Giustizia Sportiva».
Punito con due gare di stop il giocatore del Gardolo in questione, Leon Hans Rodriguez, per la reazione, costatagli l’espulsione, in seguito alle offese ricevute.
Riguardo al verdetto definitivo della partita, sospesa dall’arbitro a causa dell’abbandono del campo da parte della Società gialloblù, il Giudice ha decretato la sconfitta a tavolino (per 3 a 0) ai danni del Gardolo, per aver impedito il regolare svolgimento della gara, «non sussistendo condizioni di carattere obiettivo che avrebbero impedito la sua fisiologica conclusione».
Oltre a ciò, due giornate di squalifica inflitte anche a Soufiane Daoudi del Porfido Albiano, a cui si aggiungono, per una sola gara, i compagni di squadra Samuele Girardi e Gianluca Marras. Analogamente a questi ultimi due, tra espulsioni sul campo e recidive in ammonizione, salteranno il prossimo turno: Claudio Gjoni (Calcio Bleggio), Tommaso Zulian (Fassa), Mario Brojka (Pieve Di Bono), Marco Bott (Predaia), Lorenzo Tonelotto (Sacco S. Giorgio), Nicolo Ianes (Alta Anaunia), Massimiliano Iob (Bassa Anaunia), Daniel Svaldi (Pine) E Gabriele Falvo (Pinzolo Valrendena).
Eccellenza: Quattro giornate a Brugger del S. Giorgio e difesa roveretana dimezzata
Spicca tra le tante sanzioni quella impartita a Gabriele Brugger del San Giorgio «per aver colpito – come riporta il comunicato - con un pugno al volto un avversario a gioco fermo (particolare gravità della condotta violenta ex art. 38 C.G.C), con applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 13, comma 1, lett. a C.G.S. (Rapporto del commissario di Campo)».
In aggiunta a ciò, inflitte tre gare di stop a Jacopo Edgar Pecoraro (San Paolo) «per aver colpito con una manata al volto un avversario a gioco fermo (condotta violenta ai sensi dell'art. 38 C.G.S.)»; mentre due a Stefano Dallavalle e una a Nicola Dal Fiume, entrambi del Rovereto, che si ritroverà dunque nel big match di questa domenica contro la Virtus Bolzano senza metà della sua difesa titolare.
Per recidività in ammonizione, costretti a saltare la dodicesima giornata di campionato anche Mauro Rinaldo (Levico Terme) Manuel Rizzon (Union Trento Ravinense).
Promozione: Borgo senza Moggio e Stefano Agostini
Nella gara di domenica contro l’Aquila Trento, il Borgo dovrà fare a meno di Sebastiano Moggio e di Stefano Agostini, squalificato per due turni in quanto «dopo essere stato sostituito, rivolgeva all’assistente dell’arbitro espressioni ingiuriose».
Assenti forzati anche Christian Mosaner (Altavalsugana) Moreno Minni (Garibaldina) e Pierre Degasperi (MolvenoSpor), causa quinta ammonizione consecutiva.
Giovanili: due durissime sanzioni
In seguito all’infelice episodio verificatosi nel match tra Union Trento e Solteri San Giorgio, valido per il girone di qualificazione Elite del campionato Under 17, inflitta una sospensione fino al 13/11/2026 al portiere della squadra arancioblu, il quale «dopo aver subito un gol, atterrava il marcatore avversario e lo colpiva ripetutamente con pugni al volto e alla testa, causandogli copiosa perdita di sangue. L'aggressione veniva interrotta solo grazie all'intervento di un dirigente, che conduceva di forza il tesserato fuori dal terreno di gioco. Tale condotta integra la violazione dell'art. 38, seconda parte, del Codice di Giustizia Sportiva. La particolare gravità e la gratuità del gesto, la reiterazione della condotta e la totale assenza di desistenza impongono una quantificazione della sanzione in misura largamente superiore al minimo edittale.»
Nella stessa categoria, comminata un’altra aspra squalifica di ben sette gare ai danni di un pari età tra le fila della Garibaldina, il quale «dopo avere ricevuto uno spintone da un avversario, reagiva colpendolo con forza con un pugno in pieno volto. Il tenore complessivo della condotta, aggravata anche dalla qualifica di capitano, impone l'applicazione di una sanzione eccedente il minimo edittale previsto dall'art. 38, seconda parte, del Codice di Giustizia Sportiva».