L'Alense avanza ma il Chiese è vicino. L'incognita Trento
L'Alense mantiene la vetta della classifica ma il Calciochiese si porta ad una sola lunghezza di distanza. Si avvicina alla testa il Salorno, vittorioso nello scontro diretto con il Mori, risale anche il Levico Terme, abile ad espugnare il Briamasco e a rallentare ulteriormente la corsa del Trento.
Dopo sette turni di campionato iniziano a delinearsi i valori del massimo torneo regionale. L'Alense, al sesto risultato utile su sette gare, non va più considerata una sorpresa bensì una piacevole realtà: la squadra di Braulio sta mostrando solidità difensiva e grande acume attico, oltre ad una incredibile capacità di sfruttare le palle inattive. Al momento, però, la squadra che sta impressionando maggiormente è probabilmente il Calciochiese. La rosa a disposizione di Berardi è lunga e ricca di alternative di valore in ogni ruolo, senza scondare un parco under di buonissimo livello ed alcune individualità (gli ex professionisti Ferretti, Quarenghi e Zaninelli) in grado di assicurare classe, carisma ed esperienza. Buono il comportamento di Salorno, Termeno e Mori (nonostante il ko di domenica), attenzione al Levico, una delle grandi favorite della vigilia che dopo un avvio stentato sta piano piano risalendo la china. Ora che Girardi può contare su tutti gli effettivi i lacustri stanno finalmente mostrando tutto il proprio valore. In crescita anche il Comano Fiavè, altra squadra partita male ma rilanciatasi nelle ultime settimane: il 3-0 al San Martino ne è la conferma.
Chi viaggia a corrente alterna è il San Giorgio: il potenziale è notevole, Degasperi ha già realizzato sei reti e non appena i pusteresi troveranno un po' di continuità è facile prevedere che possano rilanciarsi in zona podio.
Tra le delusioni di questo primo quarto del campionato citiamo San Martino e Brixen. L'arrivo di Cortese, finora, non è bastato per far ritrovare ai biancoblù lo smalto della passata stagione e la situazione di classifica inizia a farsi allarmante. La rosa è corta, probabile che in inverno il San Martino torni prepotentemente sul mercato. Fatica più del previsto anche il Brixen: cinque punti in sette gare sono una miseria per una squadra che in estate si era assicurata due pezzi pregiati come Mair e Mayr e ambiva ad un torneo di vertice.
Discorso a parte merita il Trento, fermo nella colonna di destra della graduatoria con otto punti in cascina. Le tante incertezze che ruotano attorno alla società di via Sanseverino certamente non aiutano la squadra, in cerca di una propria identità e dei giusti interpreti. Tra acquisti non ancora tesserati, altri già accantonati, tre portieri in lotta per una maglia, un mercato sempre aperto in entrata e in uscita, un presidente che non vuol dire se ha acquisito anche le quote societarie oppure no, un Petrollini che un giorno c'è e un giorno non c'è, una tifoseria sempre distante e fredda, il clima non è certo dei migliori.