Le interviste dopo Bolzano - Pordenone
Il presidente Franco Murano analizza la gara con lucidità: "Siamo stati bravi per 65’ reggendo il confronto con una delle migliori squadre del girone, poi abbiamo peccato di presunzione con qualche giocatore non nuovo a leggerezze alla distanza. Un’amnesia di troppo ci è costata il primo gol, che ha cambiato la gara. Abbiamo subito l’espulsione diretta di Cariotti per un fallo non cattivo anche se da dietro che poteva essere sanzionato anche con il giallo anziché con il rosso diretto. Poi il secondo gol, frutto di un’altra disattenzione, la nostra rete e l’ennesima ingenuità. Va detto che sullo 0-0 le palle gol migliori sono state nostre, ma quando non si finalizza si rischia e alla fine si subisce. Resta il fatto che abbiamo giocato senza centrocampo per le importanti assenze, che non neghiamo i nostri limiti, ma che non si può giocare dignitosamente trequarti di partita anche questa volta e poi subire per delle leggerezze. Ad ogni modo guardiamo avanti e allo scontro diretto con il Somma in trasferta, dove ci esprimiamo meglio. Poco importa che i veronesi conquistino i tre punti a tavolino del match perso con il Montebelluna, per noi domenica sarà indispensabile fare risultato pieno, non siamo ancora fuori dai giochi in ottica play out".
Mister Fioriello parla di calo di tensione: "Non siamo stati lucidi fino in fondo, abbiamo retto oltre un’ora abbiamo commesso qualche errore di troppo e abbiamo subito. Noi sbagliamo occasioni importanti e gli avversari, alla distanza ci mettono sotto approfittando dei nostri svarioni. Sia chiaro che non è facile giocare sempre per vincere come noi dobbiamo fare, tuttavia noi fino a quando riusciamo ad essere squadra, ad essere compatti, a supportarci a vicenda non subiamo, anche contro squadre con individualità significative come il Pordenone. In mezzo al campo Tadè e Sapone hanno fatto bene, anche se non è il loro ruolo, anche se certe assenze nel contesto generale pesano. Continuiamo a guardare avanti con fiducia e determinazione, abbiamo il dovere di cercare sempre e ovunque i tre punti, chissà che...".