I commenti dopo Bolzano - Union Quinto
Il presidente Franco Murano è il primo a fare una disamina attenta della sconfitta casalinga della sua squadra. Una battuta d’arresto sicuramente troppo pesante nelle proporzioni numeriche di quanto siano i demeriti della squadra biancorossa. “Il secondo gol – sottolinea il massimo dirigente bolzanino - subito in chiusura di primo tempo ci ha letteralmente tagliato le gambe, soffocando ogni nostra velleità. Il morale è finito sotto i tacchi dopo i raddoppio ospite, frutto, come già accaduto in occasione della prima rete di nostre ingenuità. Va detto che lo 0-2 è arrivato dopo due clamorose occasioni fallite da noi, con Filippini che ha colpito il palo e con Longo che si è mangiato un’occasione in cui era più facile segnare che sbagliare. Col senno di poi non si fanno punti e se non si segna non si vince la partita. La generosità dei giocatori non si discute. Diciamo che sul punteggio rotondo ha inciso in modo determinante l’espulsione di Dasoul per doppia ammonizione. Un fallo ingenuo a centrocampo su cui forse l’arbitro avrebbe potuto evitare il giallo in considerazione del fatto che il giocatore era già stato ammonito in precedenza e che l’intervento non era poi cattivo. L’uscita di Dasoul ha cambiato il nostro assetto e siamo capitolati altre due volte. Mettiamoci una pietra sopra e cominciamo subito a pensare alla trasferta di domenica prossima in quel di Pordenone”.
Il Druso resta un campo da “violare”... “Già, dopo una prova maiuscola, con grande personalità come quella di Montecchio siamo tornati in casa a mostrare limiti più che altro caratteriali e di approccio, mentale, nervoso alla gara. La quinta sconfitta interna su altrettante gare deve farci riflettere, bisogna invertire subito la tendenza, altrimenti diventa difficile poter risalire la china. La sconfitta pesante, immeritata fin che volgiamo, va accettata e deve costituire un punto di ripartenza: quelle che ci stanno davanti per fortuna non si allontanano”.
Mister Giuseppe Fioriello analizza con attenzione lo sviluppo della gara: “Siamo partiti ad handicap subendo il primo gol dopo pochi minuti in fase di nostra ripartenza a causa di uno sciagurato quanto involontario passaggio a ritroso. La squadra ha poi confezionato alcune palle gol e in due occasioni abbiamo mancato clamorosamente il pareggio. Quando sbagli l’avversario ti punisce e così prima del riposo abbiamo incassato la rete su punizione e in questa occasione non siamo esenti da colpe. Domenica scorsa dissi ai giocatori che non bisognava esaltarsi per la vittoria, oggi ho detto che non bisogna deprimersi per la sconfitta, sicuramente troppo pesante nel punteggio. Un ko maturato nel modo sbagliato: dopo l’espulsione di Dasoul abbiamo subito un contraccolpo psicologico che ci ha stroncati. Prendiamo atto della sconfitta, dei gol evitabilissimi, degli errori e quanto altro, guardiamo al futuro con rinnovata fiducia e speranza visto che il tempo per recuperare c’è e non ho visto poi chissà quali limiti in questo gruppo. Indubbiamente possiamo migliorare in diverse situazioni, ma è più che altro una questione mentale. La squadra non merita la classifica che ha, anche se questa mia affermazione non vuole essere un alibi, perché di errori ne abbiamo commessi anche oggi ed è su quelli che lavoreremo per migliorare. Rispetto a domenica scorsa abbiamo manifestato un po’ d’ansia in più e in alcuni reparti, soprattutto in mezzo al campo, non siamo stati efficaci come dovevamo e potevamo. La squadra mi è piaciuta soprattutto negli ultimi 25’ del primo tempo, meritavamo il pareggio prima di subire la seconda rete su palla inattiva in pieno recupero di primo tempo. L’espulsione di Dasoul è stata una mazzata. Abbiano giocato e creato, ma non abbiamo finalizzato e questo alla fine risulta determinante”.