Mensi nuovo resposabile marketing del Trento
Da oggi l'organigramma societario del Trento Calcio 1921 si arricchisce di un nuovo elemento di indubbio spessore ed esperienza nel mondo calcistico.
È Pietro Mensi, già ex direttore generale dell'Hellas Verona, che dopo aver posto fine lo sorso settembre all'avventura scaligera, approda adesso alla corte di Trento aggiungendosi allo staff dirigenziale della società del presidente Mario Di Benedetto in qualità di responsabile marketing.
Direttore Mensi, cosa la ha portata qui a Trento?
"In primo luogo devo ringraziare il presidente Di Benedetto ed il direttore generale Alessandro Dusi per avermi reso parte di questa nuova avventura, della quale posso solo essere onorato. Sono nel mondo del calcio da diversi anni ormai ed ho maturato diverse esperienze importanti - le parole dell'ex dg scaligero, incontrato in sede -. In questo ambiente ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare persone serie e professionalmente valide, come Ventura e Arvedi (rispettivamente ex allenatore e presidente dell'Hellas, ndr), nei confronti delle quali nutro stima e rispetto. Alessandro Dusi e Mario Di Benedetto sono tra quelle poche persone che nel mondo del calcio reputo serie e competenti e, quando a settembre la mia collaborazione con la società del presidente Arvedi si è conclusa, le prime persone cui ho pensato sono state loro.
Un forte rapporto personale con il presidente Di Benedetto e con il dg Dusi quindi, che tra l'altro si era già palesato la scorsa stagione, quando aveva dato un grosso contributo nel trovare il main sponsor del Trento Calcio.
"Si, qualche mese fa per quel che ho potuto mi sono adoperato volentieri nella ricerca di partner importanti per una piazza importante quale è Trento".
Ed il suo posto nell'organigramma societario rispecchierà questo tipo di ruolo?
"Mi occuperò di tutto quello che è marketing, merchandising e sponsoring. Una società come il Trento Calcio non può prescindere da queste componenti. Quando in serie D si toccano punte di 1000, 1500 spettatori si capisce la voglia di calcio e la passione che il Trento è in grado di trasmettere. Occorre però lavorare affinché ritorni il giusto entusiasmo attorno alla squadra ed alla società".
Quando parla di entusiasmo, si riferisce a qualcuno in particolare?
"Parlo in generale. È inevitabile che solo con i risultati possiamo riavvicinare l'attenzione dell'ambiente attorno alla squadra, però occorre anche che tutti gli attori del territorio siano vicini alla società e credano nel suo lavoro. Qui c'è un progetto serio, cui stanno lavorando con passione ed impegno ottimi professionisti. Non si può però lasciarli lavorare da soli, ed io per quel che potrò cercherò di sfruttare le mie conoscenze ed i contatti maturati in questi anni per far sì che ci siano partner importanti che li sostengano".
Crede di poter ottenere i risultati che un po' tutto l'ambiente si aspetta da tempo?
"Se lo scorso anno in tre mesi si è riusciti a portare una multinazionale sulle maglie gialloblu non vedo perché ora, che abbiamo un progetto preciso, non possiamo fare altrettanto e meglio. Io posso solo assicurare che darò il 110% di quello che è nelle mie possibilità affinché il Trento possa avere partner seri ed importanti".
Ha già qualche idea?
"Siamo una provincia ricca, del cosiddetto nord-est, e spero quindi di riuscire a coinvolgere in primis le realtà locali. Una realtà come il Trento Calcio non può essere anonima protagonista di un campionato di serie D. Occorre, con il lavoro e la partecipazione di tutti, riportare la società a palcoscenici ben più importanti. Lavorando e remando tutti insieme verso la stessa direzione ci auguriamo di regalare e regalarci delle soddisfazioni".