La capolista Como espugna il Briamasco
Nella terzultima di campionato aquilotti al cospetto della capolista Como, nobile decaduta del calcio professionistico, che solo 5 anni fa calcava il prestigioso palcoscenico della serie A. Misure di sicurezza di tutto rispetto fuori e dentro il Briamasco: la gara è stata giudicata a rischio dall’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, per gli scontri tra tifoserie avvenuto all’andata a Como. Risultato, oggi trasferta a Trento vietata per i tifosi comaschi, e ingresso allo stadio riservato ai residenti in Trentino con presentazione obbligata di un documento all’ingresso.
Passando agli aspetti tecnici del match, contro i lariani, lanciati verso la C2 e in lotta con la Tritium per il primo posto nel girone, mister Fiorio è sempre in emergenza, per le assenze di capitan Sessolo (lo rivedremo solo ai play-out), dei difensori centrali Filizola e Crivellari, di Cammalleri a centrocampo. Bez inedito centrale di difesa. Nelle file del Como non c’è l’attaccante Farrugia e manca l’esperto centrocampista Manzini, entrambi squalificati, come l’allenatore Corda, rimpiazzato in panchina dal suo vice Scanu.
Tra i gialloblù sono ben sei gli under in campo fin dall’inizio, con una panchina altrettanto giovane, nella quale il serbo Cvetkovic è l’unico “over”.
Un Trento tonico e manovriero tiene botta nella prima mezz’ora di gara alla capolista: al 3’ Rudi anticipa di testa Bortolotti rischiando l’autogol, risponde il congolese Fuakuputu con un diagonale di poco a lato (7’). Imperioso stacco di testa sel giovane Vitti, al 12’, dopo un cross di Perlini dalla destra, con colpo di testa che Idda riesce ad arpionare, evitando un gol già fatto. Marin salva di pugno sulla punizione dell’esterno Demartis mentre al 25’ fa discutere la decisione dell’arbitro siciliano Intagliata, che non concede il calcio di rigore a Vitti, che finisce a terra in area dopo una bella serpentina.
La superiorità della capolista emerge al 27’, quando un calcio di punizione di Demartis imbecca sottomisura Sentinelli che si fa trovare pronto all’appoggio in rete. 1-0. Il Como prende coraggio e perviene al raddoppio in chiusura di tempo (41’): cross di Idda dalla destra, perfetto stacco di testa di Fuakuputu, che realizza da centro area la sua quindicesima rete stagionale. Nella ripresa, con Cvetkovic e Tranquillini in campo (8’) al posto di Perlini e Bortolotti è ancora il Como ad andare a rete: lancio lungo dell’ottimo Demartis per Bretti: il centrocampista comasco, sfruttando al meglio un fuorigioco mancato della difesa aquilotta, batte in diagonale Marin per il 3-0 finale. L’ultima mezz’ora vede il Trento alla vana ricerca del gol della bandiera. Da segnalare un ottimo intervento di piede del portiere gialloblu Marin, su Bretti in triangolazione stretta con Fuakuputu (17’), una botta da fuori area di Gioia, che Lamanna blocca in due tempi (35’) e in pieno recupero (46’) il tentativo a botta quasi sicura di Cvetkovic, ma di piede l’estremo lariano nega al Trento la gioia del gol. In classifica aquilotti sempre quintultimi, a +4 sul Fanfulla e a +6 sul Merate.