Il Campionato visto dagli allenatori: Villgrater

Ultimo protagonista della nostra rubrica dedicata al Campionato d’Eccellenza ma non per questo meno importante, è Manfred Villgrater, allenatore del San Giorgio.
La realtà pusterese, consolidatasi anno dopo anno, non è mai scesa oltre al nono posto in campionato. Anche il 2008 promette un buon piazzamento…
«Sono più che soddisfatto perché il sesto posto provvisorio va al di là delle nostre aspettative. Ma non sono ancora tranquillo. E non lo sarò finché non ci sarà un margine sufficiente di punti per evitare la retrocessione. Il campionato quest’anno è molto equilibrato, la classifica corte a tra una squadra e l’altra non c’è molta differenza. Basta una partita sbagliata per perdere terreno».
Crede che vincerà il Bolzano?
«Fino a qualche settimana fa ne ero pienamente convinto, ma dopo le ultime partite del girone di ritorno e soprattutto dopo il recupero della Benacense(che al momento è seconda ad un solo punto dal Bolzano) non ne sono più così certo. Alla fine, comunque, credo che la spunterà la squadra di Manfioletti perché ha già dimostrato nel girone d'andata la propria superiorità. Dovrà però lottare con le unghie e con i denti fino al termine».
Crede che le squadre trentine quest’anno facciano più fatica di quelle altoatesine? Ci sono delle motivazioni?
«Per molti anni hanno fatto meglio le squadre della provincia di Trento, ora tocca ai cugini altoatesini. In realtà non vedo particolari motivi. Forse potrei dire che noi bolzanini abbiamo recuperato in fretta il gap che ancora ci divideva dai cugini trentini. E che, quando giochiamo d’inverno in casa, siamo già abituati al fondo difficile, ghiacciato e scivoloso, dei nostri campi. Comunque il campionato non è ancora finito. Vedremo quali sorprese ci riserverà».
Il miracolo Mezzocorona può insegnare qualcosa alle altre società regionali?
«Quello che apprezzo particolarmente è il fatto che i gialloverdi hanno fatto un passo dopo l’altro, curando bene l’organico dei giocatori e scegliendo gli uomini giusti. Spezzo una lancia anche a favore del Südtirol in C2, che sta programmando davvero bene per dare spazio anche ai giovani in futuro.
Uno dei problemi principali è che in regione le squadre professionistiche sono davvero poche, e mancano, quindi, i giocatori di alto livello».
Quanti allenamenti affrontate a settimana?
«Per il momento tre più la partita. Non escludo che la quarta seduta possa fare la differenza in un campionato come quello di Eccellenza, ma io preferisco non stancare troppo i miei giocatori. Molti di questi studiano oppure lavorano e affaticarli con un allenamento in più sarebbe solamente controproducente».
Se dovesse formare un’ipotetica squadra con i giocatori regionali, come la formerebbe?…
«Beh, escludendo i miei per essere imparziale, sceglierei come portiere il nuovo acquisto del Brixen, Colosimo, come difensori Sega, Nardin, Franzoso e Cont, poi al centro metterei Martin Rietsch, Rossi, Gatterer e Regele, infine Ribul e Bonazza come punte».
Chi vincerà la classifica dei bomber?
«Se l'aggiudicherà Luca Bonazza anche quest’anno. Anche se per il momento è a parimerito con Ribul…».