Il Campionato visto dagli allenatori: Morini
Protagonista della penultima puntata della nostra rubrica dedicata al campionato d’Eccellenza è Patrizio Morini, mister dello Stegona. Ex calciatore (per molti anni ha militato in squadre d’Eccellenza e di serie D), Morini ha allenato per 9 anni in Eccellenza (due al Brunico, altri due a Campo Tures, uno al Brixen, uno al Comano, uno al Bolzano, e due allo Stegona) e 7 in Promozione.
Nell’ultima partita contro il Merano è arrivato un pareggio. Mister, é soddisfatto di questo risultato?
«Non proprio. Al termine del primo tempo eravamo in vantaggio per 1 a 0. Poi, anche a causa di un brutto infortunio subito da un nostro giocatore (Gatterer si è rotto i legamenti della caviglia destra e ha purtroppo chiuso in malo modo la propria stagione, ndr), abbiamo perso la concentrazione. Nella ripresa, nell’arco di dieci minuti i meranesi sono passati in vantaggio con due reti. Per fortuna la squadra ha saputo reagire e ha pareggiato su calcio di rigore ad un minuto dalla fine».
«Con questo non voglio lamentarmi. Siamo una squadra di montagna, abituata a soffrire, ad allenarci al freddo e su campi che presentano spesso un fondo difficile - spiega - E siamo anche abituati agli infortuni: quello di Gatterer non è certo l’unico. Ma bisogna pensare in positivo: c’è ancora tempo per recuperare qualche posizione e sono ottimista sulle buone condizioni degli altri miei giocatori».
Come giudica l’andamento di questo campionato?
«Da quando sono arrivato, poco prima del termine del girone d’andata, non abbiamo mai perso e quindi vuol dire che siamo sulla buona strada. Il decimo posto provvisorio in classifica, però, non mi soddisfa. C’erano ben altre attese all’inizio. E ripeto, la classifica è corta e il campionato non è ancora finito…».
Crede che sarà il Bolzano a vincere?
«La squadra di mister Manfioletti ha dimostrato fino ad ora di essere la più forte, ma confido in un recupero della Benacense, che al momento è terza (a pari merito con Maia Alta e Rovereto e con una partita ancora da giocare proprio contro lo Stegona). La differenza tra le due compagini è alquanto netta: Bolzano ha, infatti, un’ottima linea difensiva, ma la squadra rivana è, secondo il mio parere, molto più valida in attacco poiché presenta ottimi giocatori che valgono la serie D …Insomma, credo che ne vedremo ancora delle belle e la vittoria del Bolzano non è poi così scontata».
Crede che le squadre trentine, quest’anno, facciano più fatica rispetto alle cugine dell’Alto Adige?
«Dopo anni di supremazia nell’attuale Campionato d’Eccellenza i team trentini fanno fatica a conquistare la parte alta della classifica, discorso Benacense a parte. Quello che più mi sorprende è che il Vallagarina e il Mori stiano nella così in basso, mentre il Maia Alta si trovi in cima.
Secondo me, queste variazioni sono dovute a dei fattori occasionali, ma non ci sono delle vere e proprie cause o motivazioni. È ben vero che i giocatori trentini vivono il calcio in maniera più intenso, rispetto a quelli bolzanini, ma da entrambe le parti si trova professionalità e qualità».
Il Miracolo Mezzocorona può insegnare qualcosa alle altre società regionali?
«Alle squadre del campionato d’Eccellenza il Mezzocorona può insegnare poco, in quanto le due realtà sono completamente differenti: calcio dilettantistico da una parte e quasi professionistico dall’altra.
Credo invece che il Mezzocorona sia un obiettivo da raggiungere per tutti, un esempio da imitare. Anche i gialloverdi hanno cominciato la propria scalata dall’Eccellenza. E poi hanno proseguito alla grande, grazie ad un’ottima organizzazione e ad un’altrettanto valida dirigenza».
Ci indichi il miglior giocatore di questo campionato, ruolo per ruolo…
«Innanzitutto escludo i miei giocatori perché vorrei essere imparziale. Di tutto il campionato, quindi, Antino (Merano) e Comai (Condinese) si contendono il ruolo del portiere migliore. Come difensore vorrei citare Guerra (Merano), come centrocampista Tisi (Benacense) e come attaccante Bonazza (Mori)».
E per quanto riguarda i giovani?
«Come portiere mi piace molto Deromedi (Benacense), come difensore ne cito due: Brunotti (San Giorgio) e Nardin (Virtus Don Bosco). Il centrocampista migliore è Martin Rietsch (Merano) e l’attaccante Bertoldi (Merano)».
Un’ultima domanda…sarà Luca Bonazza a vincere anche quest’anno la classifica marcatori?
«Pur riconoscendo che Luca Bonazza è un grande bomber, in tutta sincerità confido nel nostro Ribul….al momento è primo a parimerito»