Come è nata la favola del Südtirol
Nel calcio italiano, è raro, ma non rarissimo, assistere a storie straordinarie, che emergono quasi dal nulla, le quali rappresentano motivo di grande orgoglio per le comunità locali coinvolte. Una di queste affascinanti storie è quella del Südtirol: una squadra che contro ogni aspettativa lo scorso anno ha conquistato la storica promozione in Serie B e nella prima stagione da esordiente è arrivata dritta ai playoff per la Serie A. Inoltre, questa ascesa a colpi di risultati ha attirato l'attenzione anche del mondo delle scommesse, poiché spesso risulta essere la squadra favorita soprattutto nelle partite casalinghe disputate al Druso di Bolzano. Ma come hanno fatto a raggiungere questa incredibile pietra miliare?
Il cammino dalla Serie C alla Serie B
La sessione estiva del 2021 è stata cruciale per le sorti della squadra: l’ex tecnico Vecchi lascia il club e al suo posto viene ingaggiato Javorcic; nonostante il cambio alla guida tecnica, gran parte della squadra rimane però invariata. Il Südtirol, dopo essere stato riassegnato al girone A di Serie C, ottiene subito buoni risultati. A dicembre conquista subito il titolo di campione d'inverno, dimostrando una solida difesa durante tutto il girone d'andata (solo 5 gol subiti nel frangente); ma c’è di più: la porta difesa da Poluzzi stabilisce un notevole record di 1019 minuti di inviolabilità tra i mesi di settembre e novembre.
La squadra rimane saldamente in testa alla classifica per tutta la stagione, riesce a vincere il campionato all'ultima giornata (vanificando una sorprendente rimonta del Padova) e ottiene la sua prima promozione in Serie B della storia e la fascia di capitano passa a Fabian Tait, dopo l’annuncio del ritiro dal calcio da parte di Hannes Fink.
Nell'estate successiva, il Venezia decide di pagare la clausola rescissoria di Ivan Javorcic per reclutarlo come suo nuovo allenatore e in risposta a questa mossa, il Südtirol fa la scelta di nominare Lamberto Zauli alla guida tecnica, ma la sua esperienza si conclude prima dell'inizio del campionato a causa delle deludenti prestazioni della squadra in amichevoli e nella Coppa Italia (mestamente eliminati dalla Feralpisalò). Successivamente, il timone della squadra viene temporaneamente affidato all'ex allenatore in seconda, Leandro Greco, che assume il ruolo di guida per le prime 3 giornate di campionato, ma, anche qui, i risultati ottenuti sono molto deludenti.
L’accesso ai playoff di Serie B
A fine agosto, la panchina passa dunque a un tecnico preparato come Pierpaolo Bisoli, che conduce subito il Südtirol a ottenere i suoi primi storici 3 punti in Serie B, battendo il Pisa alla quarta giornata e dando l’avvio a una striscia positiva di 12 risultati utili consecutivi. In un solo colpo, la squadra passa dalla caldissima zona retrocessione all’altrettanto calda, ma sicuramente positiva, zona playoff.
Da lì in poi, il rendimento rimane alto per quasi tutto l’arco della stagione, permettendo al Südtirol di centrare la salvezza con largo anticipo e di disputare gli spareggi per la promozione grazie al sesto posto finale. Gli uomini di Bisoli eliminano prima la Reggina ma vengono sopraffatti dal Bari nel computo complessivo delle due gare di semifinale, mancando così la promozione in Serie A; ma, spinti da giocatori di talento come Rover, Casiraghi e Odogwu, si spera che sia stato solo il primo di altri tentativi di gloria: un accesso al massimo campionato sarebbe un traguardo davvero leggendario per una piazza non proprio abituata a vette calcistiche così ripide.
La favola del Südtirol è quindi una testimonianza di ciò che è possibile ottenere con l'entusiasmo e la rigorosa progettazione a tutti i livelli; lo staff e la squadra hanno dimostrato il valore del duro lavoro, della determinazione e del talento. Probabilmente questa storia affascinante (ed altre simili) continuerà a ispirare non solo i tifosi locali, ma anche gli amanti del calcio in generale, a dimostrazione che i sogni possono diventare realtà in uno sport complesso, ma che sa concedere tante opportunità.
