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Serie D

Nasce l'Ac Trento, addio Fersina. Mezzocorona ripescato?

Parlare di fumata bianca, quando c'è di mezzo il Calcio Trento, è sempre un pizzico azzardato. Ma questa volta, salvo colpi di scena dell'ultim'ora, sembrerebbe essersi delineato realmente il futuro della società aquilotta.
Il Trento, il prossimo anno, giocherà nuovamente in serie D. Niente ripescaggio, questa volta. Peghini lascerà Pergine per scendere nel capoluogo, la strada è federalmente perseguibile e prevede il trasferimento della sede a Trento e il cambio della denominazione (diventerà probabilmente A.C. Trento) con la nuova società che avrà i colori gialloblù e giocherà le proprie gare casalinghe allo stadio Briamasco.
E la Fersina? Probabile che lo zoccolo duro della dirigenza perginese, magari sostenuta dallo stesso Peghini, mantenga in vita la società, che a livello di prima squadra dovrà però "accontentarsi" di ripartire dalla Seconda Categoria, ovvero l'ultima categoria del calcio provinciale. Impossibile, infatti, che la Figc conceda una deroga ai perginesi per poter ripartire da Promozione o Prima Categoria (sarebbe stato possibile solo nel caso in cui la Fersina militasse in Lega Pro).
Facciamo un passo avanti. Chi allenerà l'Ac Trento? Chi saranno i giocatori? Il discorso allenatore è piuttosto coplicato. Ma altrettanto semplice. Bizzozero avrebbe scelto De Paola, Peghini invece Cortese. L'imprenditore perginese, in questo momento, ha il coltello dalla parte del manico e per questo motivo Cortese sembrerebbe leggermente favorito sull'ex centrocampista del Brescia. Senza scordare che l'ex tecnico della Fersina, reduce da un biennio esaltante, sarebbe ben gradito al gruppetto di giocatori della Fersina che Peghini cercherà di portare nell'Ac Trento. I nomi? Tobanelli, Ossou, Gennara, Fabio Bazzanella, Pancheri, Donati e Panizza. Oltre a quelche giovane, Micheli su tutti. Ma c'è anche un'altra pista che porta ad un ex aquilotto doc come Totò Improta, che è particolarmente apprezzato e stimato dalla piazza e dai tifosi e potrebbe comunque entrare in società con un ruolo magari diverso da quello di allenatore della prima squadra.
E il Mezzocorona, a questo punto, che farà? Probabilmente la serie D. Già, perché negli ultimi giorni la dirigenza gialloverde si sarebbe convinta a presentare domanda di ripescaggio. Il punteggio del Mezzocorona, forte di un recente passato in Lega Pro, di un settore giovanile di primo piano e del titolo italiano Juniores appena conquistato, è altissimo e le chance di essere ripescate sono altrettanto concrete. La squadra che sarà allestita sarà particolarmente giovane (verranno promossi molti elementi della Juniores) e in panchina potrebbe sedere Loris Bodo che continuerebbe comunque a curare il settore giovanile dei rotaliani.
Ma veniamo al calcio regionale. Perchè se questi due progetti si dovessero realizzare, in Eccellenza e in Promozione verrebbero a crearsi alcuni posti vacanti, lasciati liberi dal "vecchio" Trento e dal Mezzocorona. In Eccellenza il primo posto libero verrà assegnato al Naturno, quart'ultimo lo scorso anno e primo, di diritto, nella classifica per un eventuale ripescaggio. Il secondo andrebbe invece alla Baone che domenica ha sconfitto il San Paolo nello spareggio tra le seconde classificate di Promozione. Scendiamo di un altro gradino: l'eventuale salto di categoria della Baone libererebbe un posto anche in Promozione, posto che andrebbe alla Virtus Trento, squadra vincitrice i playoff di Prima Categoria. E infine il posto della Virtus in Prima andrebbe alla vincente del match di mercoledì sera tra Trilacum e Virtus Giudicariese, sconfitte nelle finali dei playoff di Seconda.
Tanti condizionali, è vero, ma nei prossimi giorni ne sapremo certamente di più...

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