Fabio Bazzanella: "Emersa la forza di un gruppo compatto"
Non poteva che essere lui il protagonista della settimana: Fabio Bazzanella. Dopo la rete storica che ha regalato i primi tre punti altrettanto storici alla Fersina in una campionato extra-regionale, il “Bazza” nazionale ci ha concesso qualche minuto per rispondere alle nostre domande e come sempre si è rivelato impeccabile nelle sue dichiarazioni.
Ciao Fabio, partiamo dai minuti finali della partita quando stremato ti sei immolato più volte a peso morto per contrastare le conclusioni dal limite degli attaccanti del Sant’Angelo…
Beh, lo spettacolo si offre sia in fase offensiva che in fase difensiva (sorride Fabio); ieri abbiamo offerto quello in fase difensiva, speriamo che in futuro riusciremo ad offrire quello offensivo. Sicuramente i “calciofili” apprezzano di più quello offensivo, fatto di giocate e azioni spettacolari, ma in necessità virtù, quando c’è da difendersi, bisogna usare tutti i mezzi leciti a disposizione. Portare a casa i tre punti dopo una gara così, dimostra la compattezza di questo gruppo, una squadra non compatta avrebbe sicuramente ceduto al forcing avversario. Mi dispiace per le tre sconfitte delle altre trentine che non sono riuscite a portare a casa la vittoria. Comunque dedico questo gol a tutta la squadra che hanno lottato per portare a casa questa importante vittoria.
Il cammino della Fersina nel campionato di serie D non poteva partire in modo migliore…
Vincere all’esordio non è mai facile, soprattutto fuori casa in una stagione dove l’obbiettivo principale è la salvezza. Resta il fatto che è stata una vittoria sofferta soprattutto nella ripresa, causa una dispersione di fatiche nel primo tempo che poi si è fatta sentire nei secondi 45’ di gioco quando abbiamo arretrato notevolmente il nostro baricentro.
Qual è la differenza tra un campionato di eccellenza e quello di serie D?
Sapevamo che il balzo sarebbe stato notevole, come dimostra la sconfitta a Vicenza in coppa. Ieri abbiamo avuto un’altra dimostrazione come la qualità di gioco e dei singoli, l’organizzazione in campo sono notevolmente cambiati rispetto alla passata stagione.
Secondo te le trasferte lunghe potranno condizionare i risultati di una squadra non abituata a viaggiare per così tanti chilometri?
In parte sì, ma sono attenuanti che fanno comodo nei momenti di difficoltà, sappiamo bene che non si parla di trasferte “siberiane” quindi credo che non incida molto da quel punto di vista; forse per noi trentine qualcosa potrà condizionare dal punto di vista ambientale ma nulla di trascendentale.
Giochi spesso sia da terzino che da centrocampista con il vizietto del gol, in che ruolo ti trovi meglio?
Diciamo che quelli sono i miei due ruoli preferiti e me li tengo stretti. Sono due ruoli che riesco ad interpretare bene e non è che ne preferisco uno all’altro; l’importante è mettermi a disposizione della squadra e del mister e farlo nel migliore dei modi sia sulla fasce che nella zona mediana del campo.
Domenica la prima sfida in casa contro il Darfo Boario, ma possiamo considerarla in casa anche se si gioca allo stadio Briamasco di Trento?
Considerarla in casa è una parola grossa. E’ un campo che conosciamo solo in parte e riusciremo a prenderne le “misure “ solamente domenica contro il Darfo Boario. Quello rimane momentaneamente il nostro campo e lo dovremo difendere con i denti. Per il resto non voglio entrare nelle polemiche infinite riguardanti i campi da calcio a Pergine Valsugana, mi rammarica un po’ per quei “quattro” tifosi che solitamente vengono a vederci che saranno costretti a farsi una ventina di chilometri per venire a Trento.