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Serie D

Il perginese Tobanelli: "Più di una semplice salvezza"

E’ arrivato quest’estate in punta dei piedi, purtroppo ancora incerottato da una brutta caduta in mountain bike rimediata a poche settimane dall’inizio delle preparazione, caduta che non ha per niente condizionata le prove del “Toba” giallonero in questa prima parte della stagione.
Federico si sta dimostrando uno dei migliori acquisti della stagione e con Michele Ischia sta formando una coppia centrale difensiva davvero affidabile e domenica tornerà a giocare su un campo che lui ha calpestato parecchio, quello del Montichiari.
"Beh, sono cresciuto nelle giovanili del Montichiari: dagli allievi alla primavera. Poi, nel 2005-2006, sono passato in prima squadra in serie D; in quella stagione siamo arrivati secondi, quindi abbiamo disputato i play off, sconfitti purtroppo alla semifinale nazionale, ma siamo stati poi ripescati in C2 a causa di molti fallimenti. In C2 la stagione successiva ho avuto un grave infortunio a novembre, ho rotto il malleolo peronale destro e 3 legamenti della caviglia, che mi ha tenuto fermo tutta la stagione. L'anno dopo sono passato al Pergocrema in C1 dove purtroppo non ho trovato spazio, ho voluto riprovare l' anno successivo, ma anche se andò molto meglio, feci solo 3 presenze quindi a gennaio passai al Rodengo Saiano in C2. A fine campionato, sfortunato come sono, fallì... Rimasi senza squadra fino a novembre poi grazie a mister Piovani passai al Darfo Boario in serie D, retrocedendo incredibilmente con 48 punti dopo i play out. Poi nell’agosto 2012 decisi di venire alla Fersina".
Visto il tuo passato, conosci sicuramente bene il calcio lombardo: hai trovato differenze dal punto di vista del gioco e organizzativo con il calcio trentino?
"Sinceramente anche se molte delle squadre lombarde sono attrezzate ed organizzate ho trovato la Fersina all'altezza con adeguate strutture per allenarsi bene e una società in cui la serietà e la passione sono le caratteristiche migliori. L' unica differenza riguarda gli orari di allenamento, non mi era mai capitato di farli al sera, ma capisco le esigenze lavorative di alcuni miei compagni".
Come ti stai trovando a Pergine?
"Mi sto trovando molto bene anche se la ciliegina sulla torta sarebbe trovare un lavoretto che mi occupi un po’ la giornata prima dell’allenamento".
Chi vedi come favorita per il successo finale in questo lungo campionato e la Fersina, dove può arrivare?
"Credo che la favorita possa essere la Pergolettese, sicuramente formazione di categoria superiore, mentre per quanto riguarda la Fersina, penso che possiamo ambire a qualcosa di più della salvezza, il sogno sarebbero i play off".
Molti forse non sanno della tua passione per la pesca, come è nata questa passione?
"Questa è una vecchia passione che purtroppo non pratico spesso, è nata quando ero piccolo; mio padre mi portava a pescare le alborelle nel Lago di Garda. Ora appena ho la possibilità mi organizzo e vado a pescare con gli amici, come la settimana scorsa, dove con Marco Sbalchiero e Edoardo Marzari siamo andati a pescare nel lago di Caldonazzo e ci stiamo già organizzando per un’altra uscita".

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