Un Levico gladiatore, strappa un punto d'oro al Penzo

Dopo il ko nel derby contro il Dro il Levico Terme sfodera una prestazione maiuscola in casa della corazzata Venezia e va a prendersi un punto di grande prestigio su un terreno di gioco che tredici anni fa ospitava la serie A. La matricola non ha mai mostrato le corde e si è meritata un punto che poche altre formazioni porteranno via dalla laguna.
Melone ha fatto esordire Zomer fra i pali, ha confermato Tobanelli e Agosti al centro della difesa, con Xausa a destre Micheli sulla sinistra, il trio Tessaro – Pancheri – Piccinini a centrocampo, Calì punta con Baido e Musso ai lati. In panchina c'è anche il nuovo acquisto argentino Franco Martin Parodi.
In avvio il Venezia inizia a premere, ma i termali si difendono con ordine. Al 4' un colpo di testa di Modolo, dopo un calcio d'angolo, finisce out, risponde un tiro di Musso dal limite che non preoccupa nessuno. Decisamente più pericolosa, invece, l'azione che all'8', dopo alcuni rimpalli, porta Calì a pochi passi dalla porta sulla sinistra, un'azione che poi viene sventata dalla difesa veneziana. Dopo due minuti il Levico è assistito dalla buona sorte, dato che un tiro – cross di Fabiano va a schiantarsi sul palo. La gara è frizzante, i gialloblù rispondono con un tiro alto di Musso da buona posizione, ben liberato da Tessaro, abile ad evitare una avversario con un tunnel. Poi una botta di Carbonaro esce di un nonnulla. Prima della fine del primo tempo Baido deve uscire dal campo per una botta alla schiena, fa così il suo esordio Parodi.
Nel secondo tempo i padroni di casa inevitabilmente premono per trovare l'agognato gol, che però non arriva. La prima azione da segnalare arriva addirittura al 22', quando Zomer si supera deviando un colpo di testa di Modolo. Il Venezia opera tre cambi, ma gli equilibri non mutano. Al 37' Levico ancora fortunato a scamparla grazie al palo, che respinge un colpo di testa di Serafini. Nel recupero Zomer para la conclusione di Fabiano e prima del fischio finale Xausa vola sulla destra cercando un compagno al centro dell'area in maniera molto imprecisa. Finisce qui.