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Hombre del partido

Manuel Dacroce e la riscossa del Rovereto

Il Rovereto, dopo una anno di purgatorio, punta ad una stagione da protagonista. Pessimo l’avvio, tre sconfitte in altrettante partite, ma la squadra allenata da Giuliano Giovanazzi e Andrea Manica è in piena risalita grazie ad una serie di vittorie e prestazioni convincenti. Raccolti i tre punti alla quarta uscita di campionato, due a zero a Pinè, il Rovereto è rimasto imbattuto, grazie a tre vittorie e due pareggi.
Dopo l’amara retrocessione in Prima Categoria di due stagioni fa, il team di Roberto Zandonai, ha costruito una vera e propria corazzata per vincere il girone B, con ben 67 punti in 26 gare. I bianconeri, per blasone e qualità d’organico, non possono solo pensare ad una semplice salvezza, sebbene sia una squadra neopromossa in Promozione. La rosa è di tutto rispetto, con giocatori del calibro, tra i tanti, di Ponticelli, Manica, Tranquillini, Pedrai, Dacroce e Marinaro.
Il nostro "Hombre del Partido" Manuel Dacroce, attaccante classe 1986, ci spiega la riscossa delle zebrette.

Questo Rovereto dove può arrivare?
«Vogliamo fare bene. Di salvezza non vorrei nemmeno parlare, perché il Rovereto ha qualcosa in più, ma non si sa mai nel calcio. Chiaramente dobbiamo raggiungere la quota tranquillità il prima possibile e poi vedere dove possiamo arrivare. Io dico che possiamo stare benissimo nella parte sinistra della graduatoria».
Dopo tre sconfitte consecutive sono arrivate cinque partite in cui siete rimasti imbattuti. Quando è arrivata la svolta?
«Siamo partiti male, ma la squadra è buona. Fisicamente alcuni giocatori non erano al top della forma, mentre altri mentalmente non avevano ancora capito la categoria. La svolta è arrivata dopo la terza sconfitta in campionato e il sei a uno patito in coppa contro il Mori. Ci siamo guardati bene in faccia nello spogliatoio, e abbiamo capito che non potevamo essere quelli».
Quali sono i suoi obiettivi?
«Sono un attaccante e quindi punto a fare gol. Quest’anno mi sacrifico un po’ di più rispetto al passato, quindi mi andrebbe bene anche essere in buona forma e disputare un bel campionato. L’obiettivo principale è sempre quello di giocare bene».
Dopo l’anno di purgatorio in Prima Categoria come avete vissuto il ritorno in Promozione?
«Lo scorso anno sapevo che la squadra era di categoria superiore per la Prima. Conoscevo gran parte dei componenti dell'organico. Sono sicuro che ci toglieremo soddisfazioni anche in Promozione».
Nel prossimo turno affronterete una formazione in ripresa come voi, il Porfido Albiano...
«Una squadra che secondo me, per qualità di organico, ci assomiglia molto. Anche loro sono in ripresa, ma possiamo vincere».

La schedina di Manuel Dacroce

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