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Scali: «La Coppa il trampolino di lancio per un grande 2015»

In attesa di riprendere gli allenamenti che vedranno gli aquilotti tornare a sudare agli ordini di Moratti dal 7 gennaio per preparare nel migliore dei modi il girone di ritorno di Promozione, il portiere del Trento Stefano Scali fa un bilancio della prima parte di campionato.
Stefano come giudichi sportivamente il 2014 tuo e del Trento?
«Bisogna fare una netta distinzione tra la prima parte e la seconda, dividendo le due stagioni sportive. Ovviamente la prima non è stata positiva dove abbiamo chiuso con la retrocessione e una società totalmente assente che ci ha, di fatto, abbandonato. Adesso è tutta un’altra storia con una dirigenza che ci segue costantemente e ci permette di vivere in tutta tranquillità la nostra esperienza calcistica. Lo staff tecnico è di primissimo livello e dal mio punto di vista sono felicissimo del preparatore dei portieri Nicola Pedrini, un ottimo allenatore e una splendida persona. Siamo amareggiati per aver chiuso al quarto posto il girone d’andata ma la conquista della Coppa Italia provinciale ci ha ripagato parzialmente».
La Coppa Italia provinciale vinta contro il Castelsangiorgio può essere il punto di partenza?
«Sicuramente. Avevamo chiuso con le due sconfitte contro Rotaliana e Porfido Albiano e il pareggio con la Baone. Come ho detto eravamo dispiaciuti, ma vincere la Coppa, che qualsiasi cosa dica la gente rappresenta sempre un trofeo, ci ha dato una carica motivazionale e ha unito ancor di più il gruppo e la società e ci spinge a far meglio nella seconda parte della stagione».
Sotto l’albero, la dirigenza aquilotta vi ha regalato diversi elementi importanti (Crestani, Lucena Gonzales, Holler, Diagne oltre ai giovani Iovene, Agatiello e Kodra). Cosa pensi possano darvi in vista del girone di ritorno?
«Penso che adesso abbiamo una rosa più ampia in tutti i reparti, anche nell’eventualità, toccando ferro, di qualche infortunio come è successo all’andata. Con Lucena Gonzales non ho mai giocato ma me ne parlano come un centrocampista di personalità, inoltre arriva da una squadra di Eccellenza che lottava per vincere il campionato e vorrà farlo sicuramente anche al Trento. Crestani andrà a rinforzare la difesa, come Holler l’attacco, rendendoci più competitivi».
Il vostro girone di ritorno comincerà affrontando in casa l’Arco il 15 febbraio.
«È un bene ricominciare il campionato al Briamasco perché ci dà qualcosa in più. L’Arco è un’ottima squadra, forse quella che gioca meglio in Promozione e i risultati lo stanno dimostrando. Sarà una partita delicata ma iniziare con una squadra così sarà uno stimolo maggiore per partire con il piede giusto».
Che cosa servirà per recuperare il distacco dalla Rotaliana e per vincere il campionato?
«La continuità che ci è mancata all’andata oltre a vincere gli scontri diretti, cosa che non siamo riusciti a fare nel girone d’andata. Io non vedo così impossibile rimontare la Rotaliana e le altre squadre che ci precedono, mi è già successo al Vallagarina quando recuperammo lo svantaggio maturato nel girone d’andata e poi vincemmo il campionato, grazie soprattutto agli scontri diretti».
L’augurio per il 2015?
«Beh direi che è facile, vincere il campionato con il Trento».

fonte Ac Trento
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