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Lega Pro 1ª Div.

Südtirol ko, Druso violato dal Lecce dopo 15 mesi

Per far cadere l’imbattibilità casalinga del Druso, che era inviolato da 15 mesi e da ben 21 partite, ci è voluto il Lecce, autentica fuoriserie per la categoria che sino alla scorsa stagione si misurava con Juventus, Milan e Inter e che malgrado la doppia retrocessione è rimasta imbottita di giocatori di serie A e B. La formazione salentina si è imposta per 2-1 su un Südtirol uscito dal confronto a testa altissima per aver giocato 75 minuti alla pari se non forse meglio del Lecce, che ha agguantato in vetta alla classifica il Trapani grazie al gol al 77’ di quel fuoriclasse senza età che risponde al nome di Ernesto Chevanton. Biancorossi sconfitti, ma i playoff rimangono in cassaforte.
Nella terzultima giornata del campionato di Prima Divisione Lega Pro, un Südtirol terzo in classifica e reduce dall’importantissima vittoria contro la Virtus Entella, grazie alla quale ha avvicinato il traguardo dei playoff, ospita allo stadio Druso la vicecapolista Lecce, in serie utile da cinque partite, nelle quali ha conquistato 4 vittorie e un pareggio senza subire gol, e in corsa per la vittoria del campionato e la promozione diretta in serie B, obiettivo per il quale i salentini – in tenuta giallo nera con bordature gialle - confidano in un sorpasso al fotofinish sul Trapani che li precede attualmente di due lunghezze.
Per reggere la forza d’urto di un Lecce inarrivabile per qualità ed esperienza, i biancorossi – al secondo match casalingo consecutivo - confidano ancora una volta nel fattore “Druso”, dove Furlan e compagni sono imbattuti grazie ad uno straordinario score di 10 vittorie e 4 pareggi. Lo stadio di viale Trieste è oltretutto inviolato da quindici mesi, con l’ultima sconfitta che risale al lontanissimo 29 gennaio 2012.
Mister Stefano Vecchi, che deve rinunciare a tre pedine della qualità di Campo, Martin e Thiam, non potendo schierare dal primo minuto nemmeno il febbricitante Fink, si affida a Kiem al centro della difesa in coppia con Cappelletti, dirottando Bassoli a sinistra e confermando a centrocampo Uliano nel ruolo di playmaker, spalleggiato da Furlan e Branca. In attacco è invece Turchetta, al debutto dal primo minuto, a completare il tridente con Maritato e Pasi.
Prima dell’inizio del match Südtirol e Lecce fanno fronte comune, schierandosi contro il razzismo, messaggio di sensibilizzazione di cui si fanno portavoce uno stuolo di baby-calciatori che indossano le divise da gioco delle sue squadre.
A Bolzano pomeriggio soleggiato, temperatura estiva e pubblico delle grandi occasioni, tanto da sfiorare il tutto esaurito, malgrado la diretta tv su Rai Sport 1. Presenti 3500 spettatori, trecento dei quali sono tifosi del Lecce.
Inizio di match a ritmi blandi, sebbene il Südtirol provi ad impossessarsi del pallino del gioco, con Branca che al 5’ si distende in avanti palla al piede per poi scoccare un sinistro debole e innocuo che Benassi intercetta senza problemi.
I biancorossi contengono bene le avanzate salentine, e al 9’ Branca recupera un buon pallone sulla sinistra per poi scodellarlo in area, dove Di Maio affossa Maritato. Calcio di rigore del quale, senza lo specialista Campo, si incarica Bassoli, che sigla l’1-0, firmando la sua terza rete stagionale e infrangendo il primato di imbattibilità di Benassi che durava da 486 minuti..
Ma la reazione del Lecce è furente quanto repentina, con Memushaj che appena un minuto dopo il vantaggio biancorosso si accentra dalla sinistra per andare al cross, vedendo e servendo il taglio in area di Chiricò che anticipa Bassoli e insacca alle spalle di Marcone il pareggio ospite.
Insiste il Lecce, e al 16’ una punizione arcuata dello stesso Chiricò crea qualche apprensione a Marcone.
Il Südtirol fatica a riemergere dal momento di impasse, e al 20’ Pasi è costretto al fallo per frenare l’incursione sulla destra di Diniz. Calcio di punizione battuto dal solito Chiricò, con Memushaj che stacca bene di testa ma non inquadra la porta.
Il Lecce occupa con costanza la metà campo biancorossa, ma poi il Südtirol riesce ad alleggerire il forcing ospite, tornando ad alzare il proprio baricentro.
Finale di tempo di marca ospite, con azione flipper del Lecce nell’area di rigore biancorossa, ma fortunatamente prima De Rose e poi Giacomazzi non riescono ad inquadrare la porta altoatesina.
Squadre negli spogliatoi sul parziale di 1:1.
Si riparte senza cambi in entrambe le squadre e con Pasi che prova il colpo a sorpresa dopo appena 30 secondi dal ritorno in campo, vincendo un rimpallo con Diniz sulla linea di fondo per poi però calciare sull’esterno della rete.
La risposta del Lecce è ancora più insidiosa, con Chiricò che si incunea in area, sgusciando via a Kiem, ma sul suo assist Jeda non trova il tap-in sotto porta.
Si gioca a viso aperto, con continui ribaltamenti di fronte e con l’ottimo Turchetta che all’8’ se ne va in slalom, entrando in area di rigore ma “strozzando” la conclusione di sinistro.
In questa fase gioca meglio il Südtirol, che al 14’ si ripropone in avanti con sventagliata di Uliano a sinistra per Pasi, il quale rientra sul destro per effettuare un cross lungo sul quale Iacoponi non arriva per un soffio.
Al 17’ primo cambio della partita, operato da mister Vecchi, che richiama in panchina l’ottimo Turchetta per inserire Fink, alla 100esima presenza nel Südtirol.
Biancorossi disinvolti nella manovra e sempre insidiosi nel momento in cui si proiettano in avanti, come al 24’ quando Pasi di tacco invita al cross Bassoli, sul cui spiovente Maritato non trova l’incornata sotto porta.
Nel momento migliore dei biancorossi, il Lecce riesce ad affondare il colpo: al 32’, su respinta della retroguardia biancorossa, il destro di De Rose viene respinto corto da Marcone, con Chevanton – appena entrato in campo – che firma il 2-1 ospite in un’azione forse viziata da fuorigioco.
Immeritatamente in svantaggio, mister Vecchi gioca al rischia tutto, inserendo in attacco Testardi e scarificando in mediana Uliano.
Il forcing finale dei biancorossi è generosissimo ma non sortisce effetti. Vince il Lecce, cade l’imbattibilità del Druso, ma il Südtirol esce comunque a testa altissima dal confronto coi salentini, nel quale ha dimostrato di valere quei playoff che non gli possono più sfuggire con 5 lunghezze di vantaggio sulla sesta in classifica, quando a disposizione sono rimasti appena 6 punti.

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