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Hombre del partido

Francesco Mazzola, implacabile bomber dell'Azzurra

Francesco Mazzola gioca a calcio nell’Azzurra dall’età di sette anni. Fin da quando dava i primi calci al pallone, grazie anche alla sua società, ha raccolto molti successi e si è fatto (e si sta facendo) ben vedere da molte formazioni della regione, alcune partecipanti a categorie superiori. Il primo ruolo di «Mazzo», però, non è stato quello che adesso gli sta permettendo di gonfiare la rete a ripetizione...
«È da parecchi anni che faccio l’attaccante, ma appena avevo cominciato a giocare mi era stato affidato il ruolo di terzino. Accorgendomi che segnavo parecchi gol anche se ricoprivo un ruolo che è importante soprattutto per la fase difensiva, sono stato spostato in attacco, e di lì non mi sono più mosso».
Questa tua posizione in campo ti sta dando molte soddisfazioni, vitali anche per la tua Azzurra, con la quale stai disputando un ottimo campionato.
«Quest’anno ho già segnato 15 gol su 14 gare. Sono molto soddisfatto e devo ringraziare soprattutto la mia squadra e «mister» Bertolini con il quale mi trovo benissimo. Penso che la posizione in classifica non sia solo merito mio ma di tutti, il lavoro che svolgiamo già a partire dagli allenamenti sta dando molti frutti».
Primi in classifica, sono di più i gol delle partite che hai giocato, cosa chiedere di più? Ve l’aspettavate un girone d’andata così?
«Sicuramente ci impegniamo molto durante la settimana, ma ad inizio stagione non speravamo di certo di ottenere questo exploit e tutte vittorie (con una sola sconfitta nel girone d’andata). La nostra ambizione era quella di rimanere nella parte alta della classifica, ma indubbiamente non ci aspettavamo un campionato così».
Tanto di guadagnato. Ed ora?
«Beh visto che siamo lassù non molliamo di certo e direi che possiamo puntare al primo posto finale. Giocando partita dopo partita, come all’andata, possiamo confermare ciò che di buono abbiamo fatto anche al ritorno, magari sconfiggendo anche il Fiemme, l’unica squadra che ci ha battuti».
Hai particolari obiettivi personali?
«No, l’unica cosa che mi interessa è continuare ad essere importante per la squadra e aiutarla a raggiungere i traguardi più ambiziosi».
Come ti sembra il livello del campionato a cui stai partecipando?
«Secondo me questo è un torneo equilibrato. A parte tre o quattro squadre, tutte le partecipanti a questo campionato sono potenzialmente simili. Non ci sono state e non ci saranno partite facili nemmeno per noi. Abbiamo combattuto ad armi pari contro più formazioni, il nostro carattere e la determinazione ci hanno permesso di arrivare dove siamo».
Qual è il vostro segreto, secondo te?
«Secondo me influisce molto il fatto che siamo una squadra formata da giocatori giovani e col nostro «mister» ci troviamo perfettamente. Lui sa lavorare con i ragazzi, e anche se ci allena da una sola stagione non possiamo certo lamentarci».
È possibile che un giocatore del tuo calibro non abbia ricevuto offerte da squadre importanti, per esempio dall'Eccellenza?
«Sì, l’anno scorso avrei potuto trasferirmi in categorie superiori, ma ho preferito rimanere qui perché mi trovo benissimo. Alcune persone non hanno condiviso la mia idea, ma io sono legato molto alla mia società ed ho preferito vestire ancora la maglia dell’Azzurra».
Ci sono giocatori del tuo girone che stimi?
«Ti posso dire Bertè del Besenello, ma mi piace confrontarmi anche con i vari Rigotti, Calliari, Piffer, tutti miei compagni di squadra. Sono giocatori molto forti che stanno dando un contributo fondamentale al nostro bel campionato. Come loro, anche il resto della squadra».
Hai altri interessi al di fuori del calcio?
«Frequento il primo anno alla facoltà di Sociologia a Trento, mi piace uscire con gli amici e mi occupo di ragazzi delle scuole medie tramite l’oratorio».
Adesso vi attende una lunga pausa…
«Certo, speriamo di fare bene anche alla ripresa del campionato. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare nuovamente tutta la mia squadra, ed augurare un in bocca al lupo ad Andrea Pensa, nostro portiere che ha vissuto un girone d’andata abbastanza sfortunato a causa dei molti acciacchi».

LA SCHEDA DI FRANCESCO MAZZOLA

Nome: Francesco
Cognome: Mazzola
Soprannome: Mazzo
Squadra: U.S. Azzurra
Ruolo: attaccante
Numero di maglia: 9
Residenza: Trento
Data di nascita: 02/03/1987
Segno: pesci
Altezza: 187 cm
Stato civile: celibe
Squadra del cuore: Inter
Idolo: Ronaldo
Hobby: play station con amici e ascoltare musica
Canzone preferita: Extreme ways - Moby
Film preferito: The bourne ultimatum
Libro preferito: Angeli e demoni
Piatto preferito: pizza
Sogno nel cassetto: fare un allenamento con ronaldo e laurearmi
Stagione migliore: l’attuale 2007/2008
Miglior partita giocata: Azzurra-Fassa 4-2
Personaggio più importante incontrato in carriera: Zola e Casiraghi

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