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Hombre del partido

Vaudagna e la sua Ravinense vogliono stupire ancora

La Ravinense di Catello Muollo continua a stupire e, con la vittoria per uno a zero sulla ViPo Trento nell’ultimo turno, ha raccolto la terza vittoria consecutiva, mantenendo il primato in Promozione insieme a Benacense e Nago Torbole. Uno dei protagonisti dell’ultimo match è Stefano Vaudagna, difensore classe 1991, cresciuto nel Villazzano. In passato, l'esterno di difesa, ha vestito le maglie di Vattaro, in Prima Categoria, e Fersina, in Eccellenza. Arrivato alla corte di mister Muollo in estate, è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nella retroguardia della Ravinense, al fianco dell’ottimo Stefano Crestani, di Dominique Giovannini, Federico Comper e Marco Deflorian. I biancazzurri in due partite su tre sono riusciti a mantenere la propria porta inviolata, e in questo campionato sono stati capaci di totalizzare sette gol e di subirne appena due.
Il nostro Hombre del Partido, Stefano Vaudagna, ci spiega l’inizio di stagione del team di Ravina.

L’inizio è stato ottimo, con tre vittorie in tre gare. Siete una delle sorprese del campionato?
«Non siamo la sorpresa del campionato. O quantomeno non così tanto. Siamo partiti abbastanza bene e ci stiamo meritando quanto abbiamo raccolto fino ad ora. Guardando il calendario, all’inizio, mi aspettavo effettivamente quattro/cinque punti in classifica».
Lì davanti Nago Torbole, Benacense e Ravinense a punteggio pieno, erano difficilmente pronosticabili dopo tre giornate.
«La Benacense non è una così grande sorpresa, perché ha dei giocatori veramente forti. Noi siamo un gruppo giovane che sta lavorando bene in settimana e i risultati si vedono poi la domenica».
Il nuovo mister, Catello Muollo, sta lavorando bene con una squadra molto giovane che ha cambiato molto in estate.
«Sinceramente non poteva andare meglio. È sicuramente un allenatore che sa lavorare con i giovani. Uno dei mister più adatti per un gruppo come il nostro da far crescere. Sta utilizzando tutti quasi in maniera uguale, e tutta la squadra lo sta seguendo tantissimo».
Quali sono gli obiettivi?
«A livello personale non mi aspetto nulla. A livello di squadra vorrei un campionato da parte sinistra della classifica, anche se in primis bisogna pensare alla salvezza».
Lei arriva alla Ravinense dopo una stagione complicata con la Fersina in Eccellenza.
«Lo scorso anno è stato decisamente difficile. La media età nella stagione alla Fersina è simile a quella che abbiamo alla Ravinense quest’anno. Anche lo scorso anno c’era un allenatore che sapeva lavorare molto bene con i giovani (Giuseppe Orsini, ndr). L’andata fu disastrosa, al ritorno invece si vide il lavoro del mister, almeno un po’. Quantomeno abbiamo salvato la faccia onorando ogni partita e raccogliendo qualche punto».
La domanda appare scontata. Chi vincerà il campionato?
«Il Trento. Nettamente la squadra più forte sulla carta. Nel calcio non si sa mai, specialmente a livello provinciale dove ci sono tre/quattro squadre blasonate, con dei campi difficili da espugnare, però credo che alla fine vinceranno loro».
E quali saranno le outsider?
«Di squadre di vertice non ne abbiamo affrontate molte. Presumo che l’Anaune in primis possa essere l’unica a poter contrastare il Trento vista la rosa».

La schedina di Stefano Vaudagna

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