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Seconda Categoria

Focus sul Gs Bolghera

Trento. Bolghera. Quartiere capace di dare i natali a Mario Borzaga, dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, morto martire in Laos nel maggio 1960. Il quartiere della Bolghera è una zona molto interessante dal punto di vista architettonico per la presenza di edifici del ‘900 testimonianza della trasformazione urbanistica della città. Dopo la Grande Guerra infatti, il quartiere della Bolghera si trasforma da zona agricola a quartiere residenziale grazie al contributo dei migliori progettisti trentini. Casa Segalla, Casa Covi e Casa Lunelli sono alcuni esempi.

Bruno Cornelatti, direttore sportivo e deus ex machina per la sezione calcio, racconta la storia del Gruppo Sportivo Bolghera. Una società fondata nel 1979 con la chiara filosofia di rivolgersi ai giovani del rione. Uno spirito di servizio.

Come nasce l’impegno il GS Bolghera?
«Sono ormai passati 15 anni da quando ho varcato per la prima volta il cancello del centro sportivo. L’impegno è nato quando il mio primogenito è passato nella categoria "Giovanissimi" del G.S. Bolghera dalla Virtus Trento. Inizialmente mi sono avvicinato alla società come un normale genitore. Dopo un paio di anni, insieme ad altri genitori ho ricoperto il ruolo di allenatore nelle categorie giovanili. Ora da circa 10 anni sono il direttore sportivo della società per la sezione calcio».

Questa stagione i playoff sono ancora a portata, che girone di ritorno si aspetta?
«Il nostro obiettivo rimane quello di raggiungere i playoff, ma sappiamo che non sarà facile, vista la concorrenza di molte squadre attrezzate per ambire alle zone nobili della classifica. Rispetto al girone di andata abbiamo perso tre validi giocatori fra studio e lavoro. Il girone di ritorno sarà ancora più duro, ma giocheremo partita per partita cercando di portare a casa il maggior numero di risultati positivi».

Il GS Bolghera è una polisportiva.
«Esattamente. Il nostro gruppo sportivo al momento si occupa di pallavolo, calcio e tennis tavolo. Gli iscritti complessivi si aggirano intorno ai 400 atleti

Quanti tesserati contate nel settore calcio?
«Il Gruppo Sportivo Bolghera vanta circa 80 tesserati nelle categorie giovanili, inoltre conteggiando "Amatori", "prima squadra" e "Calcio a 5", iscritta al campionato di C2, arriviamo a circa 140 tesserati in totale».

Settore giovanile.
«Al momento il nostro settore giovanile comprende: "Piccoli Amici", "Pulcini a 5", due formazioni di "Pulcini a 7", "Esordienti" e "Giovanissimi". Fino a tre anni fa, il settore giovanile poteva schierare tutte le categorie FIGC, ma purtroppo all'epoca si verificarono problemi organizzativi. In quel periodo sono stato costretto inoltre ad allontanarmi dal sodalizio per un anno. Al mio ritorno in società ho cercato di riprendere le fila del lavoro intrapreso insieme ai miei collaboratori e di continuare il percorso di miglioramento iniziato. Siamo estremamente soddisfatti per il trend in ascesa continua sul numero dei nostri piccoli atleti registrato nell’ultimo biennio. La filosofia e la mission della società è quella di puntare sullo sport, in questo caso il calcio, come veicolo di socialità, formazione ed educazione, ovvero si insegnano le regole del calcio, ma anche quelle del vivere in gruppo, senza lo stress o le mortificazioni per raggiungere un risultato sportivo. Tutti gli atleti di tutte le categorie concorrono alla pari ai risultati delle loro squadre di appartenenza».

Collaborate con società limitrofe? In cosa consiste questo rapporto di partnership?
«Stiamo avviando una collaborazione con l'A.C. Trento basato principalmente sul settore giovanile con scambio di giovani atleti».

Organizzate eventi oppure tornei particolari?
«Durante l'anno proponiamo diverse attività sempre in nome della socialità. Da circa due anni organizziamo un ritiro di 3-4 giorni a Polsa di Brentonico che permette un rientro soft dalle vacanze estive ai campi di calcio, ma anche un'occasione per i giovani atleti di maturazione e acquisizione di consapevolezza ed autonomia. A dicembre organizziamo una festa di fine attività presso il teatro dell'oratorio del Duomo: un'occasione per fare il punto della situazione, ma soprattutto un momento di convivialità e scambio in quanto vi partecipano tutti i familiari dei giovani atleti e quando possibile anche i giocatori della squadra maggiore. Ripetiamo questo evento a giugno presso il nostro campo sportivo in via degli Olmi. Grazie all'interessamento del nostro allenatore della categoria giovanissimi Giorgio Dorigatti, da anni membro del Milan Club Rotaliano, vengono organizzate alcune trasferte a San Siro per vedere qualche partita del Milan, dove i giovani atleti provano l'emozione di stare in un grande stadio e di vedere più da vicino i loro beniamini sportivi. In passato abbiamo partecipato a tornei internazionali a Praga e in Spagna nel periodo pasquale; questa attività è ora in stand-by in quanto onerosa e purtroppo mancano finanziamenti e contributi. Quest'anno la categoria "Pulcini" è reduce dal famoso “Torneo della Pace” di Rovereto con un ottimo risultato: un secondo posto carico di speranza e soddisfazione. Partecipiamo inoltre a molti tornei organizzati in provincia. Attualmente non organizziamo manifestazione direttamente, anche se nel breve periodo stiamo lavorando per istituire un memorial “Giannino Nadalini” in onore del fondatore del settore calcio del G.S. Bolghera».

Per decenni la Bolghera è stata la cenerentola fra le società di Trento. Come ha programmato i lavori e preparato la squadra fino alla storico salto in Prima Categoria?
«Il percorso è stato sicuramente lungo. Da sempre la prima squadra del GS Bolghera è l'espressione del settore giovanile con l'aggiunta di qualche elemento che sposa il progetto e la filosofia della società. Le qualità nei giocatori sono state negli anni presenti, ma spesso è mancata la consapevolezza nei propri mezzi. La svolta nel 2009-2010 quando abbiamo disputato un girone di ritorno che ci ha portato a terminare il campionato a solo un punto dalla zona playoff. L'anno successivo siamo arrivati secondi, perdendo però la finale playoff. L’anno successivo siamo riusciti a vincere l'atto conclusivo del torneo. Pertanto il passaggio in Prima Categoria non è stato un vero e proprio salto, ma il risultato di una lenta scalata».

Come siete ripartiti dopo l'esperienza in Prima Categoria e la sfortunata retrocessione?
«La società ha fatto ammenda e con umiltà ha deciso di ripartire quasi completamente da zero; pochi sono stati i giocatori riconfermati dopo la retrocessione. Abbiamo preso un nuovo allenatore e tanti giovani calciatori da squadre limitrofe. La prima stagione è stata molto difficile, ma nonostante l'età media di 23/24 anni, abbiamo mancato i playoff solo nelle ultime giornate. Quest’anno ci stiamo giocando le nostre chance con tutte le formazioni del girone».

Ringraziamenti?
«Un ringraziamento speciale ai miei numerosi collaboratori, volontari che mettono a disposizione tempo, conoscenze e praticità per aiutare a far crescere giorno per giorno questa società. Un pensiero ai genitori e ai nonni che seguono e sostengono i giovani atleti, senza dimenticare l'importante sostegno degli sponsor».

Una curiosità per concludere.
«Il GS Bolghera è una famiglia. Molti giocatori della Prima Squadra sono anche allenatori delle formazioni giovanili: un importante passaggio di competenze “generazionali” e un reciproco scambio di “tifo” nella disputa delle rispettive gare».

Scopri la rosa del GS Bolghera

Girone A: la Classifica
Girone B: la Classifica
Girone C: la Classifica
Girone D: la Classifica

Sommario
25.03.2016: Valsugana Scurelle
11.03.2016: Calavino
04.03.2016: Predaia CR d'Anaunia
19.02.2016: Oltrefersina
05.02.2016: Pol. Besenello
29.01.2016: SSD Guaita Pietramurata
22.01.2016: Paganella
15.01.2016: Ischia
08.01.2016: Isera
02.01.2016: Stivo
26.12.2015: Ozolo Maddalene
18.12.2015: ASD Ortigaralefre
11.12.2015: Lizzana
04.12.2015: Ledrense
28.11.2015: FC Adige
21.11.2015: ASD Cauriol
14.11.2015: Avio Calcio
07.11.2015: SSD Bagolino
31.10.2015: Alta Anaunia
24.10.2015: Audace Caldonazzo
17.10.2015: Altipiani Calcio
10.10.2015: Alta Giudicarie

Autore
Luca Andreazza
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