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Eccellenza

Grazie al 3-0 sul Maia Alta la Virtus conquista la promozione

È serie D! Con tre giornate d’anticipo, la Virtus Bolzano stacca il biglietto per la partecipazione alla quarta serie nazionale. Impresa sugellata sul sintetico dell’Internorm Arena dove Tenderini e compagni hanno liquidato nettamente un indomito Maia Alta, aggiungendo la ventunesima perla nel diadema dei risultati utili consecutivi, rilucente di diciannove vittorie e due pareggi. La Virtus Bolzano organizzata e diretta da mister Sebastiani torna dunque a riagguantare il prestigioso palcoscenico della serie D, dopo solo una stagione di “purgatorio”, restituendo così allo stellone del capoluogo la dimensione nazionale. Per conquistare la matematica certezza della promozione bisognava ridurre alla ragione il Maia Alta, impresa più facile a dirsi che a farsi visto che i meranesi si erano disposti in campo con l’intenzione di portare a casa punti essenziali per alimentare la deficitaria classifica.

La cronaca

La prima conclusione della gara è del Maia Alta con il tiro di Malleier che Tenderini controlla senza alcuna difficoltà. La risposta dei padroni di casa arriva al 6’ con il siluro terra aria di Arnaldo Kaptina che sfiora il palo alla sinistra di Wieser. All’8’, su angolo battuto da Moerck, la palla spiove nello spazio di Timpone che, da fuori area, cerca l’angolo basso ma la sfera va fuori di poco dall’obiettivo grosso. All’11’ sale in cielo Marini e stanga di testa ma Wieser non si lasci sorprendere. Un minuto dopo tocca a Tenderini smanacciare la traiettoria tracciata da Ciaghi direttamente dalla bandierina. Il tema tattico del match è abbastanza chiaro sin dall’avvio: con la Virtus Bolzano protesa nel comandare le operazioni e con la compagine di Klotzner pronta a sfruttare spazi per le ripartenze. Al 25’ il Maia Alta sistema la palla sulla fettuccia dei venti metri nella trequarti bolzanina, per la punizione calciata da Mallaier che termina sopra la traversa. Applausi per Cremonini al 29’ quando verticalizza una progressione che lo porta al tiro insidioso sul quale è provvidenziale la spizzicata in tackle di Ceravolo. Al 35’ Pamer mette in subbuglio la difesa bolzanina, che in recupero riesce a strozzare in angolo la conclusione dell’attaccante meranese.
Nel secondo tempo la Virtus Bolzano torna in campo con lo scacchiere rinnovato dall’inserimento di Majdi che rileva Marini. Al 5’ Kaptina parte in progressione e, ai venticinque metri, viene arginato dal fallo da tergo cagionato da Tratter. Sugli sviluppi del calcio di punizione battuto da Moerk, la traiettoria sorvola l’area di rigore meranese dove c’è lo stacco perentorio di Arnaldo Kaptina che di testa infila il portiere Wieser. Subita la rete il Maia Alta stenta nel riorganizzarsi, mentre la Virtus Bolzano mantiene alto il baricentro costringendo la compagine meranese a mantenere un atteggiamento difensivo. Al 9’ Cremonini s’invola lungo la fascia per dettare un passaggio filtrante a centro area dove è tempestivo l‘intervento di Tratter, che anticipa l’inserimento di Majdi. Al 20’ la Virtus Bolzano va vicina al raddoppio con il diagonale di Majdi che fa la barba al palo. Al 28’ la Virtus Bolzano rimane con l’uomo in meno: la manovra bolzanina si estende sino nell’area di rigore meranese dove Rizzon prova a saltare Ceravolo, il difensore ospite con un deciso contrasto ha la meglio su Rizzon che casca a terra. L’arbitro lo ammonisce per simulazione il bolzanino e sulle reiterate proteste del difensore estrae nuovamente il cartellino giallo, preludio a quello rosso che costa l’espulsione a Rizzon. Al 38’ i padroni di casa sciupano una clamorosa occasione per il raddoppio: Timpone lavora un bel pallone sulla sinistra, lo mette n mezzo all’area meranese dove c’è Kicaj che invece di tirare, allunga la traiettoria per l’esterno Koni che vene però colto in controtempo e l’azione sfuma. Il raddoppio arriva al 39’ quando Kicaj parte in progressione lungo la fascia destra, per poi servire l’invito a Timpone che salta un avversario per poi infilare l’anglo basso sul primo palo della porta di Wieser. Il sigillo alla serie D arriva al 46’ grazie alla percussione di Cremonini: il centrocampista parte in posizione centrale si presenta davanti all’estremo meranese beffandolo con un rasoterra imprendibile. È l’ultimo guizzo prima della festa grande che invade l’Internorm Arena al triplice fischio.

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