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Serie D

Il Trento tesserra il centrocampista Duravia, scuola Juventus

L’AC Trento S.C.S.D comunica l’arrivo nella rosa della propria prima squadra di Marco Duravia, calciatore nato a Castelfranco Veneto il 14 ottobre 1989.
Eclettico, spigliato, ambizioso. Queste le caratteristiche del neo aquilotto, approdato quest’oggi in Via Sanseverino a rinforzare le ambizioni del Trento che sta man mano prendendo la forma delineata dal tandem composto dal Direttore Sportivo Rastelli e dal tecnico Vecchiato.
Marco muove i primi passi nella Fulgor Trevignano di cui il papà è ancora dirigente; le spiccate caratteristiche tecniche lo indirizzano subito verso quell’autentica fucina di talenti che è il Montebelluna, società nella quale rimane dagli 8 ai 13 anni quando spicca il volo verso l’ambito settore giovanile della Juventus con la quale fa incetta di trofei: su tutti il Torneo di Viareggio.
In bianconero Duravia fa tutta la trafila dai Giovanissimi alla Primavera insieme al suo vecchio amico Ciro Immobile, arrivando a disputare la finale di Youth League e vivendo l’atmosfera della prima squadra durante il ritiro di Pinzolo con tanto di esordio nel trofeo Birra Moretti contro il “suo” Milan.
Il nuovo arrivato in casa Trento, infatti, è di fede rossonera e la sua predilezione gli costò più di una tirata d’orecchi durante uno Juventus-Milan al vecchio Delle Alpi: un fallo di Zebina su Hernan Crespo in area di rigore, non ravvisato dal direttore di gara, fece arrabbiare Marco che era proprio dietro la porta difesa da Buffon e in un moto di stizza scagliò il suo pallone per terra. Gesto che gli fece saltare la gara successiva della squadra bianconera a bordo campo: quella Juventus - Real Madrid di Champions League vinta dalla squadra di Capello per 2-0 il 9 marzo 2005.
Moreno Torricelli, un altro bianconero diventato nel frattempo allenatore, volle il ventenne Duravia nel Figline Valdarno nella 1^ Divisione di LegaPro; al termine di quella stagione la Juventus girò Marco prima in prestito alla Canavese e poi alla Carrarese, sempre in 2^ Divisione.
Da qui una serie di vicissitudini burocratiche costrinse il calciatore veneto, rimasto nel frattempo svincolato, a rimanere fermo in attesa di una chiamata che arrivò proprio dal Montebelluna da cui era partita la sua carriera. La stagione 2012-2013 segna quindi il suo approdo al Belluno, società nella quale ha trascorso gli ultimi 5 anni, affermandosi come uno dei centrocampisti più duttili e incisivi in chiave assist, giocando spesso anche nel ruolo di trequartista e di attaccante esterno.

“Ho subito capito, fin dal primo colloquio col Direttore Sportivo, che il Trento è una società ambiziosa – queste le prime parole in maglia aquilotta di Duravia – e che quanto si è arrivati a sentir dire in Veneto risponde al vero: qui si punta in alto, con una serietà ed un’organizzazione da categoria superiore”.
In quattro degli ultimi cinque campionati Marco è stato guidato proprio da Mister Vecchiato. “Un allenatore con cui ho raggiunto la mia maturità calcistica in un contesto come Belluno – continua la mezzala veneta – dove ho fatto finalmente apprezzare le mie caratteristiche umane e tecniche. Sono stato impiegato prevalentemente come interno di centrocampo con buona predisposizione a giocare tra le linee e cercare la posizione nella quale posso essere più utile alla squadra, motivo per cui mi sono sempre reso disponibile ad occupare altri ruoli: insomma, lo spirito di sacrificio è uno dei miei punti di forza!”
“Il Trentino mi ha sempre portato bene – conclude Duravia – sia per l’esordio in prima squadra con la Juventus nel ritiro di Pinzolo, sia per aver realizzato 10 delle mie 26 reti in Serie D sui terreni di gioco di Dro, Mezzocorona, Levico e Mori. Un viatico che confido di confermare grazie all’opportunità che il Trento mi ha fornito e che intendo sfruttare al massimo”.

fonte Ac Trento
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