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Serie D

La Virtus Bolzano cerca il riscatto in casa del Cavenago

«Arriviamo da due sconfitte consecutive per cui non abbiamo alternative: dobbiamo far punti! Punti essenziali prima di tutto per la classifica ed anche fondamentali da un punto di vista piscologico e motivazionale. E’ una partita abbastanza delicata, non v’è dubbio, dove le nostre ambizioni ed aspettative si confronteranno con una formazione in salute e che arriva da due vittorie consecutive». Mister Lomi approccia così la vigilia della trasferta in terra lombarda, in vista del match che domani (inizio ore 15,00) porrà la Virtus Bolzano al cospetto del Cavenago Fanfulla. Si gioca la settima giornata e sul terreno della “Dossenina”, difatti, i bolzanini dovranno imprimere una decisa svolta al divenire del torneo, onde evitare di rimanere risucchiati nella zona calda della graduatoria. Reduce da due sconfitte, quella in trasferta con la Virtus Bergamo e quella casalinga con la Pro patria (maturata giocando l’intera ripresa in inferiorità numerica), la Virtus Bolzano cerca dunque il momento del riscatto, ovvero la conquista di quei tre punti che potrebbero avviare un percorso nuovo, soprattutto dopo aver affrontato le “forche caudine” delle prime sei giornate, durante le quali Tenderini e compagni hanno incrociato i tacchetti con le formazioni più forti ed accreditate della categoria.
Contro il Cavenago Fanfulla, mister Lomi dovrà fare a meno dello squalificato Kaptina e degli infortunati Perri ed Hofer. A questi si potrebbe aggiungere anche Coulibaly, il quale, nel corso degli ultimi allenamenti, ha accusato un problema alla caviglia.

L'avversario

Il Cavenago Fanfulla è una delle società neopromosse che popolano il girone B della quarta serie. Lo scudetto del Fanfulla fu coniato nel giugno 1908, quando i dirigenti della Polisportiva Fanfulla decisero di costituire la sezione calcio. Il club deve il suo nome ed i suoi colori sociali bianco e nero a Fanfulla da Lodi, uno dei tredici cavalieri italiani che sconfissero i francesi nella disfida di Barletta del 1503. Nel panorama calcistico italiano, il percorso del Fanfulla è stato abbastanza significativo, potendo la società lombarda vantare la disputa di 11 campionati cadetti e 14 di serie C (l’ultimo disputato nella stagione 1985-86) e la conquista della coppa Italia di serie C avvenuta nella stagione ’83-’84. Nel 2015 gravi problemi economici impedirono al club di perfezionare l'iscrizione alla successiva stagione agonistica. A questo evento seguì l’accordo della fusione tra il Fanfulla e la Polisportiva Cavenago, quest’ultima, seguito dell’accordo, trasferì la sede delle gare casalinghe a Lodi, mutando i colori da giallo-blu a bianco-nero.
Riconquistata la quarte serie, il Cavenago Fanfulla ha affidato le chiavi dello spogliatoio ad Alexandro Dossena, tecnico che nella stagione precedente aveva occupato la panchina dell’Oltrepò Voghera. Nello scacchiere del neo tecnico bianconero spiccano le presenze del ventenne difensore Iraci (ex Voghera, cresciuto nei settori giovanili di Sampdoria, Latina e Carpi), il centrocampista D’Errigo (ex Pavia), degli attaccanti Spampatti (ex Borgosesia) e di Galtarossa (classe ’97 Scuola Inter), del venticinquenne esterno offensivo Artaria e del portiere Spadi (ex Pro Piacenza). Il Cavenago Fanfulla, reduce dalla prima vittoria in trasferta ottenuta sul terreno del Darfo Boario, occupa attualmente la decima posizione con 8 punti, frutto di: due vittorie (Lecco e Darfo Boario), tre pareggi (Seregno, Dro e Virtus Bergamo), due sconfitte (Ciliverge Mazzano e Pergolettese).

Le probabili formazioni

CAVENAGO FANFULLA (3-4-3): Spadi; D’Errigo, Baggi, Antwi; Iraci, Di Cesare, Gestra, Piacente; Spiranelli, Artaria; Spampatti. All. Dossena. A disp.: Guerci, Messeri, Fucarino, Odi, Achenza, Ferrari, Capelli, Leonello.
VIRTUS BOLZANO (3-5-2): Tenderini; De Simone, Kiem, Zentil; Antonacci, Conci G., Majdi, Clementi, Demetz; Timpone, Speziale. All. Lomi. A disp.: Giorgi, Conci F., Danieli, Tessaro, Cremonini, Coulibaly, Scudier, Khedim
ARBITRO: Sanzo di Agrigento; Ass.: Pedroni di Schio e Paggiola di Legnago

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