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Hombre del partido

L'Anaune e Davide Panizza, un attacco che fa "paura"

L’Anaune già in questo avvio di stagione ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per fare un ottimo campionato. Tre convincenti vittorie con Bassa Anaunia, Arco e Ravinense, e l’unica sconfitta contro il Trento. Certo che la presenza di giocatori come Davide Panizza, classe 1986, ex professionista con Mezzocorona e Rodengo Saiano, sono un ottimo punto di partenza per la squadra nonesa. Nella formazione allenata da Flavio Brugnara non c’è solo Panizza: organico ottimo con la conferma di gran parte dei giocatori che hanno fatto molto bene nella passata stagione, con l’aggiunta di alcuni under di prospettiva e l’acquisto di pedine importanti come Alessio Mariotti e Cipriano Morano.
Il nostro Hombre del Partido Davide Panizza, già sei reti in campionato in quattro gare, sulle nove totalizzate dal team noneso. L’attaccante racconta com’è stato l’avvio di campionato dell'Anaune.

Inizio di stagione importante per lei e la sua Anaune. Se l’aspettava?
«Abbiamo iniziato in maniera ottima, totalizzando ben nove punti su dodici disponibili. È arrivata una sconfitta con il Trento, ma ci può stare contro una squadra come quella aquilotta, vista la rosa importante che hanno».
Come trova il livello del campionato di Promozione di quest’anno?
«Vedo un campionato livellato, con tante squadre che possono fare bene. Sempre alle spalle del Trento che è un’autentica corazzata».
Quali le prospettive per il campionato dell’Anaune?
«Penso che l’obiettivo sia quello di stare nelle parti alte della classifica, ma bisognerà pensare di partita in partita. Puntiamo a fare il miglior campionato possibile. Il gruppo è ottimo e credo che possa essere l’arma in più della mia squadra. I ragazzi acquistati in estate, come Morano e Mariotti, si sono integrati molto bene. Infine il mister (Flavio Brugnara, ndr) è rimasto, e si è già dimostrato bravo e preparato».
Quali possono essere le outsider di questa stagione?
«Ci sono delle belle squadre come la Benacense, che tra i tanti ha Bortolotti e Calliari che sono dei giocatori molto importanti per la categoria. Porfido Albiano ed Arco sono formazioni davvero ottime e lotteranno fino alla fine per un buon piazzamento. C’è anche il Nago Torbole che, con l’acquisto di giocatori come Paissan e Michelon a centrocampo, possono fare davvero molto bene».
Le dispiace per l’assenza di Francesco Fiorazzo?
«Non entro in merito, dispiace molto che non ci sia, ma avrà avuto sicuramente le sue ragioni. Lo conosco da tempo, abbiamo giocato anche alla Fersina assieme, ed è un peccato che non ci sia».
Lei ha fatto anche qualche stagione nei professionisti, la sua scelta di scendere in Promozione da cosa è stata dettata?
«Non mi manca il mondo dei “pro". Non rimpiango le categorie superiori, perché cominciava a diventare un impegno totalizzante. Giocare in Serie C alla lunga non andava più bene, almeno per me, perché ad un certo punto bisogna anche entrare nel mondo del lavoro, e un discorso è farlo ad una ventina d’anni, un altro quando sei un po’ più “vecchio”».

La schedina di Davide Panizza

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