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Coppa Italia

Il Trento suda sette camicie per superare la Fersina in Coppa

Legni, salvataggi miracolosi, clamorosi errori di mira: una vera e propria manna dal cielo stava consentendo alla Fersina di Zenobi di uscire dal Briamasco con un prezioso quanto insperato punto in saccoccia nella prima gara del quadrangolare di Coppa Italia riservata alle squadre di Eccellenza e Promozione, trofeo di cui il Trento è detentore.
Entrambi i tecnici schierano le proprie squadre con il 4-3-3: Manfioletti deve fare a meno di Casagrande che deve scontare una giornata di squalifica ereditata dalla scorsa, vittoriosa edizione, e affida la difesa al duo centrale Appiah-Cascone, con Gattamelata interno di centrocampo e Caliari in cabina di regia.
Pronti via e dopo appena due giri di lancette è Gherardi il primo a capire che non sarà una giornata con la dea bendata dalla propria parte: palo pieno per il numero 9 gialloblù bravo a eludere il fuorigioco della Fersina. Il successivo tap-in Brusco viene annullato per un fuorigioco segnalato dopo che la palla aveva varcato la linea.
Lo stesso attaccante classe ’97 prova la conclusione tre volte in nove minuti con il primo, arrembante, quarto d’ora che si chiude con Ferrarese che parte in slalom dalla fascia destra, supera tre avversari e poi lascia partire un sinistro che Filici blocca in presa bassa.
La manovra del Trento lascia qualche minuto di respiro ai gialloneri fino a quando è Gherardi a rendersi pericoloso in ben quattro occasioni in 10 minuti che fanno gridare al gol, esattamente come per le due capitate a Brusco prima del doppio fischio dell’arbitro che manda le squadre al riposo.
Nella ripresa le due squadre tornano in campo con i medesimi effettivi della prima frazione. Ci si attende un Trento determinato a sancire la propria superiorità con la prima, meritatissima, rete, ed invece arriva il vantaggio a sorpresa di capitan Dellai e compagnia.
La gara è ripartita da appena 2 minuti quando la difesa gialloblù si fa trovare impreparata sulla battuta di un calcio di punizione dalla trequarti. La palla arriva a Fiorazzo che, libero da marcature, ha tutto il tempo di involarsi sul fondo, alzare la testa e servire Saime il cui piatto dal limite dell’area piccola non lascia scampo a Demetz.
Il Trento non ci sta e lo dimostra subito con due percussioni dalla sinistra. Sulla prima è Di Fusco a vedersi annullato il tiro dal vertice dell’area piccola per un fuorigioco, mentre sulla seconda nulla può il numero uno giallonero: al 55’ Ferrarese si invola sulla sinistra da par suo, vede l’onnipresente Brusco libero sul secondo palo e gli serve un assist telecomandato per il colpo di testa vincente che libera l’urlo aquilotto.
La Fersina accusa il colpo, l’allenatore ospite opera alcune modifiche al proprio assetto per reggere l’assalto della truppa di Manfioletti, e per tutto il resto della gara il fortino giallonero sembra reggere.
Difatti, nonostante gli ingressi di Conci, Acka e Bentivoglio, ed il passaggio al 4-2-4, per il Trento arrivano ancora delusioni dalle conclusioni dei propri uomini.
Ci provano Appiah e Conci al 62’, ancora Appiah al 64’, poi l’inesauribile Brusco al 67’ ed al 69’, ancora Appiah e Boldini con due conclusioni dal limite a cavallo della mezzora. Niente da fare, la gara sembra stregata. Inevitabilmente i ritmi si abbassano, i giocatori avvertono la pesantezza del manto di gioco su cui si sono abbattuti due temporali prima della gara e ad inizio ripresa, la Fersina prova un paio di azioni di alleggerimento e sente che si avvicina l’impresa.
Poi il colpo di scena: a 30 secondi dalla fine dei quattro minuti di recupero Bentivoglio viene atterrato da Angeli al limite dell’area piccola. L’arbitro ha un attimo di esitazione e poi indica il dischetto del rigore tra le proteste dei giocatori, della panchina e dei sostenitori della Fersina.
Le proteste non sortiscono effetto e capitan Ferrarese, freddo ed implacabile, spiazza Filici per il via libera all’esultanza con i propri compagni per una vittoria che i gialloblù hanno conquistato con una prova di grande carattere dopo l’incredibile sequela di errori alla conclusione.

Il tabellino

TRENTO - FERSINA 2-1
Reti: Saime (FP) 2’ s.t., Brusco (T) 10’ s.t., Ferrarese (T) rig. 49’ s.t.
Trento (4-3-3): Demetz; Rizzon, Appiah, Cascone, Di Fusco; Boldini, Caliari (28’ s.t. Bentivoglio), Gattamelata (14’ s.t. Acka); Brusco, Gherardi (8’ s.t. Conci), Ferrarese. All. Manfioletti
A disposizione: Scali, Menegot, Lucena, Ferraglia.
Fersina Perginese (4-3-3): Filici; Roccabruna, Dellai, Angeli, Massignan; Magelli, Armellini (30’ s.t. Caresia), Meneghini; Saime, Bortoli (7’ s.t. Dalla Rosa), Fiorazzo (16’ s.t. Di Mari). All. Zenobi
A disposizione: Fontana, Osto, Banouarab, Panni.
Arbitro: Alain Bontadi di Trento (assistenti Parisi di Rovereto e Sartori di Trento)
Terreno di gioco appesantito dalla pioggia. Spettatori 200. Ammoniti Magelli (F) e Dellai (F)

fonte Ac Trento
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