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Hombre del partido

Zaninelli e il Calciochiese vogliono la salvezza prima di tutto

Diciassette punti su ventuno nelle ultime sette giornate, frutto di cinque vittorie (consecutive) e due pareggi. Quarto posto nel campionato di Eccellenza con un'altra trentina, la sorprendente Anaune. Terza miglior difesa del campionato con undici reti subite. Questi sono i numeri del Calciochiese di mister Fabio Berardi, che tra le proprie fila annovera un eterno ragazzino come Marco Zaninelli, difensore classe 1977, ex professionista con 117 presenze in Serie B e 112 in C1, pronto a trascinare un gruppo giovane e pieno di entusiasmo, con il compagno di reparto Ferretti, ma anche con il ritorno di Foued, con Grassi e Fanoni tra i tanti.
L'avvio è sicuramente positivo per Zaninelli e compagni, pensando al travagliato finale della passata stagione, quando un diagonale di Nicolussi al 65' contro l'Arco all'ultima giornata assicurò la salvezza ai biancazzurri. L'obiettivo, quest'anno, rimane quello di salvarsi il prima possibile.
Marco, se l'aspettava di essere nelle prime posizioni in questo momento della stagione?
«Sicuramente no. Alla fine del campionato scorso speravamo di migliorare, ma iniziare così bene no. Il campionato è molto difficile ed equilibrato anche quest'anno, ma a livello di gruppo stiamo lavorando sicuramente molto bene».
Lo scorso anno vi siete salvati all'ultima giornata. Cos'è cambiato rispetto alla passata stagione?
«Anche la scorsa stagione per trequarti del campionato abbiamo fatto bene, poi c'è stato un blackout finale fino all'ultima giornata. Per ora quelle partite che lo scorso anno ci hanno fatto soffrire le abbiamo eliminate. Abbiamo preso maggior consapevolezza nei nostri mezzi. Facciamo sicuramente meno regali».
L'obiettivo principale rimane la salvezza, o visto il buon campionato della sua squadra potrebbe cambiare?
«Assolutamente salvarci il prima possibile, perché c'è sempre il pericolo di ripiombare nei bassifondi della classifica. Fino ai 36/37 punti in classifica pensiamo solo alla salvezza, poi si vedrà».
Qual è invece il suo obiettivo personale?
«A quarant'anni non ho obiettivi. L'obiettivo di squadra è il mio obiettivo, con la speranza di migliorare ulteriormente la consapevolezza dei miei compagni. Io do dei consigli e provo a mettermi a disposizione dei più giovani. Ho già avuto la fortuna di trasformare il gioco del calcio in un lavoro».
Quali sono le favorite per la vittoria finale del campionato per lei?
«Le più attrezzate sono San Giorgio e Virtus Bolzano, con la sorpresa San Paolo. Sinceramente ritengo che le prime due abbiano voglia di riprovare il salto».
I ragazzi più giovani dimostrano ancora tanto entusiasmo nei confronti di “totem” come lei e Ferretti?
«Io mi sento un ragazzo come gli altri. Lo "spogliatoio" ha la capacità di farti sentire più giovane. Ho lo stesso entusiasmo nell'andare ad allenamento, giocare e vincere come tutti i ragazzi del gruppo».

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