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Hombre del partido

Mottes e il suo Gardolo vogliono confermarsi in Promozione

Una neopromossa ambiziosa. Il Gardolo ha raccolto ben tre successi nelle prime cinque gare di campionato, giocando un bel calcio e superando nell'ultimo turno l'ambizioso Mori Santo Stefano per tre a due. La dirigenza del Gardolo ha mantenuto quasi interamente l'ottimo organico che ha spadroneggiato nella passata stagione in Prima Categoria, arricchendolo con giocatori mirati, d'esperienza. Il direttore sportivo dei gialloblù Manuel Mottes in estate ha lavorato alacremente per costruire una squadra che potesse soffrire poco l'impatto con il massimo campionato provinciale. Mottes, al Gardolo dal 2011, è riuscito a conquistare campionato e coppa di Seconda Categoria prima, di Prima Categoria poi. Adesso la Promozione, con l'obiettivo di giocarsela contro chiunque.
Qual è l'obiettivo del Gardolo?
«Stare nella parte sinistra della classifica, magari sotto le quattro favorite alla vittoria finale».
Si aspettava un inizio di stagione del genere?
«Sí, perché la squadra è buona, non avendo cambiato tanto dallo scorso anno e avendo già giovani bravi titolari in prima squadra. Eravamo già ben strutturati lo scorso anno».
Quindi non è stato difficile fare la squadra di quest'anno per la Promozione dopo che ha vinto tutto in Prima Categoria lo scorso anno?
«La rosa ricalca molto la squadra dello scorso anno. Gli innesti non sono stati tanti, ma ben ragionati. I giovani, anche se non c'era l'obbligo che scendessero in campo in Prima, giocavano già perché bravi. Questo fa la differenza».
Punto di forza della squadra?
«Secondo me l'organizzazione di gioco che abbiamo costruito negli anni e la voglia dei ragazzi di giocare per questa maglia».
Cosa vi serve per essere da primissime posizioni?
«La mentalità di voler stare nelle primissime posizioni. A livello di organico forse mancano un paio di elementi importanti per giocarsi la Promozione. In trasferta, infine, bisogna fare meglio quando si vuole ambire al bersaglio grosso».
Per lei la favorita del campionato?
«Mi aspettavo qualcosina di più dalla ViPo anche se il campionato è lungo. Al momento mi vien da dire la Rotaliana. Valore della rosa indiscutibile e in più vince le partite anche negli ultimissimi minuti, vuol dire crederci tantissimo fino alla fine».
Quale è stato il momento più difficile da quando è a Gardolo?
«Dal 2011 sono al Gardolo. Il primo anno abbiamo pareggiato a Vervó zero a zero. Ricordo anche un sei a zero con la Dolasiana, sebbene poi abbiamo vinto campionato e coppa».
Avete in organico giovani interessanti come Bortolotti e Qela. In generale anche a livello di settore giovanile vi state togliendo grosse soddisfazioni.
«Dimostrazione che anche a Gardolo si può fare bene. Siamo molto soddisfatti dei risultati, ma ancora più dei miglioramenti».
In questi giorni è diventato anche papà per la seconda volta...
«Sono ovviamente molto contento. Ogni volta che mia moglie è incinta vinco il campionato. In Seconda Categoria coppa e campionato (2013, ndr) e lo scorso anno in Prima Categoria.... adesso pensiamo per la Promozione anche (conclude ridendo, ndr)».

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