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Hombre del partido

Ivano Ferrari, il bomber implacabile

Ivano Ferrari è nato 24 anni fa e sta già facendo pronunciare il proprio nome a parecchie persone che seguono il calcio trentino. Attaccante di razza, goleador puro, incubo per le difese, Ivano ha il gol nel sangue e per la Fersina ne ha già segnati 16 in 14 partite.
«È il primo anno che vesto questa maglia e che mi cimento in questa categoria. In precedenza ho militato nel Porfido Albiano, affrontando la Serie D e l’Eccellenza. In quattro anni ad Albiano ho segnato circa cinquanta reti, qui mi piacerebbe confermare il mio valore».
Come mai sei passato in Promozione?
«Conoscevo già il “mister”, che mi aveva allenato nelle giovanili, e conoscevo anche alcuni giocatori. Mi hanno convinto a provare un nuovo campionato e finora sta andando tutto bene».
Ma è stato tutto “rose e fiori” fin dall’inizio o hai incontrato qualche difficoltà?
«All’inizio è normale che serva un po’ di tempo per ambientarsi, ma dopo la fase di adattamento tutto è andato e sta andando per il verso giusto. Mi trovo molto bene con l’allenatore ed i compagni e questo è sicuramente un fattore positivo».
Obiettivi?
«Beh quello della società è la promozione in Eccellenza. Ad inizio stagione mi ero prefissato di arrivare a 20 reti, ma per me il traguardo fondamentale è riportare la Fersina nel massimo campionato regionale».
Per quanto riguarda le reti sei sulla buona strada… e delle avversarie che finora hai incontrato quale temi di più?

«Secondo me, a parte in due o tre gare, non abbiamo incontrato squadre di livello molto inferiore. Sono tutte formazioni ben organizzate quelle del campionato di Promozione. La squadra che temo di più è il Comano Fiavé, che ha confermato la “rosa” dell’anno scorso, quella di Eccellenza. Più ci è lontano in classifica e meglio è, perché secondo me è il team col potenziale più alto di questo torneo».
Ci sono giocatori che possono fare la differenza?
«Sicuramente Masè del Comano e Poli del Dro sono due attaccanti molto forti, ma più di tutti mi piace come giocatore Molon del Baone, soprattutto per la grinta che mette in campo».
Hai già delle prospettive relative al tuo prossimo futuro?
«Non ho promesso niente a nessuno, ma quello che al momento mi interessa è di aiutare la mia squadra affinché vinca il campionato».
Come passi le giornate, calcio a parte?
«Fra lavoro ed i tre allenamenti settimanali, che mi occupano le giornate, non ho molto tempo per eventuali hobby. Certamente il calcio è sempre stata la mia passione, ci gioco fin da quando ero bambino e sono cresciuto calciando il pallone».

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