Coppa Biasior, 57 anni di storia calcistica

Chissà se cinquantasette anni fa, gli ideatori della Coppa Carlo Biasior avessero pensato che, nel giugno del 2011, la loro «creatura» fosse ancora viva e vegeta. Allora la Virtus era ancora Topolino e il campo era quello mitico di S.Maria Maggiore, quando gli oratori facevano funzione di «Scuola calcio» ai teatri maggiori del pallone. Ora il teatro è cambiato dopo una tappa fra Cognola e Briamasco, ha trovato il suo ambiente ideale sul «sintetico» del Talamo. Due giorni di partite fra giovani calciatori di 10 e 11 anni divise fra il 2 e il cinque giugno con sedici formazioni al via. Prima i gironi di qualificazione, poi il passaggio ai tabelloni successivi che garantivano sempre partite ai protagonisti. Ai nastri di partenza c'erano oltre agli organizzatori della Virtus Trento anche Aquila, Audace, Calisio, Cristo Re, Predaia, Invicta Duomo, Villazzano, Valcembra, Levico, Vigolana, Ravinense e Draghi Mezzocorona. Per Virtus, Levico e Invicta addirittura due le compagini schierate per fra giocare ancora più ragazzi. La Virtus ha gestito bene la logistica offrendo la merenda nella prima giornata, dove si giocava solo al pomeriggio, e il pranzo nella giornata finale partita di buon mattino e chiusa nel tardo pomeriggio. Divertimento assicurato per tutti e successo finale calcistico per il Villazzano sull'Aquila con la rete di Pedrotti, per la gioia del team della collina. Tutti però alla fine sono risultati vincitori perché a quest'età sopratutto il calcio dev'essere inteso come divertimento.

Ecco l'intervista realizzata col presidente della Virtus Trento, Gianfranco Tamanini, durante il torneo.