calcio.sportrentino.it
SporTrentino.it
Hombre del partido

Eccellenza al via, le considerazioni di Fredi Poli

Il campionato di Eccellenza si è rimesso in moto e noi, per capire quali saranno i temi dominanti di questa edizione, abbiamo fatto due chiacchiere con Fredi Poli, allenatore del Mori.

Mister Poli, alla seconda stagione in Eccellenza, com’è il suo rapporto con la sua squadra e come si trova in questo campionato?
«Il rapporto con la società Mori e con i giocatori è stato sempre molto positivo. Mi trovo molto bene anche all’interno del “sistema” Eccellenza, infatti ho ottimi rapporti anche con le altre società e gli altri allenatori. Da questo punto di vista non ho assolutamente problemi.»
La scorsa stagione è stata molto travagliata: il Mori partiva come una delle possibili candidate alla promozione ma il campionato è stato deludente. Perché?
«Il Mori ha una caratura tenica e una società che la portano ogni anno ad essere annoverate nell’elenco delle squadre favorite, ma non credo che l’anno scorso avesse le carte in regola per puntare alla promozione a causa di una serie di episodi che alla fine hanno fatto la differenza: mi riferisco ai numerosi infortuni che hanno decimato la squadra per tutto l’arco della stagione, per esempio quelli sofferti da Marco Bonazza o Calliari, e ad alcuni addii importanti come quello di Nicola Bonazza. Certamente non è stato un anno tranquillo ma ci siamo messi dietro sei squadre e abbiamo raggiunto la salvezza.»
Il fatto di essere stato esonerato e dopo poche giornate richiamato le ha fatto perdere un po’ di fiducia nella società o è stata una motivazione in più?
«L’esonero fa parte del gioco, e quindi ci sta. Con il gruppo e la società non c’erano particolari problemi ma la squadra stava attraversando un momento difficile soprattutto a livello di risultati. Sono stato comunque molto contento quando il presidente è tornato sui suoi passi e mi ha ridato fiducia. Sicuramente è stata una spinta in più a dare il massimo.»
Lei è un allenatore emergente che ha avuto anche esperienze con settori giovanili del calibro di quelli del Mezzocorona. Ha “portato” qualche giovane promessa con sé?
«Certamente ho visto nella mia carriera, prima al Trento poi al Mezzocorona, molte giovani promesse, ma non credo che sia giusto che un allenatore faccia mercato da solo. C’è una società ed è giusto collaborare anche sul mercato. Per questo non penso vorrò mai “portare” qualcuno senza l’appoggio della società.»
E in un Eccellenza che si sta ringiovanendo sempre di più, quanto è importante trovare il giusto equilibrio tra esperienza e promesse?
«E’ assolutamente fondamentale ed è anche una delle cose più difficili da sviluppare. Il salto dai settori giovanili alle prime squadre è molto difficile, sia caratterialmente che tecnicamente, ed è necessario che i giovani, anche gli elementi più validi, siano supportati dai più “vecchi” e da quelli che hanno più esperienza. Purtroppo nei settori giovanili l’obiettivo principale è migliorarsi mentre nelle prime squadre è il risultato.»
Parlando di calciomercato, è soddisfatto dei movimenti estivi della società?
«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto da tutta la società quest’estate. Un lavoro impegnativo ma che sono convinto darà presto i suoi frutti.»
Il Mori di quest’anno con 2 vittorie in 2 partite si conferma come potenziale “squadra da battere”. Dove pensa che possiate arrivare?
«Oggi come oggi vedo un Mori da medio-alta classifica: per arrivare ad insidiare le primissime posizioni o comunque per fare risultati bisogna tenere in considerazione molti fattori.»
Le avversarie però non mancano, dal Rovereto al sorprendente Albiano di questo inizio di stagione. Chi pensa potrà lottare per la promozione fino alla fine?
«Come molti hanno già pronosticato, anch’io punterei sul Rovereto e anche sul Brixen, nonostante abbia un po’ stentato in questo avvio. Il Rovereto può fare affidamento su una delle società più “forti” del campionato, invece del Brixen mi impressionano i giovani. Subito dietro vedo il Maia alta con Albiano e Fersina, che se nel corso dell’anno riesce a compattarsi un po’ può dire la sua anche per il discorso promozione.»
Una possibile outsider?
«Secondo me il Valle Aurina può mettere in difficoltà chiunque: fa dell’agonismo e della voglia di fare un’arma in più da non sottovalutare. E poi c’è l’Alense di cui nessuno parla ma che ha cambiato molto e potrebbe riservare belle sorprese.»
Se potesse scegliere qualche giocatore tra le altre squadre chi metterebbe in campo?
«Domanda difficile. In porta Torcasio è una sicurezza quindi non lo cambierei. In difesa metto due giovanissimi centrali dell’Albiano, Nardin e Agosti, entrambi classe ’88. A centrocampo mi piacciono molto i fratelli Ritsch del Merano. In attacco il miglior bomber dell’Eccellenza, che fortunatamente ho in squadra: Luca Bonazza è più che una certezza.»

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,344 sec.

Classifica

Notizie

Videoclip