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Giacomo Debiasi, a Torbole per la salvezza

Giacomo ha un rapporto strettissimo con il calcio: è cresciuto sempre col pallone ai piedi, e nonostante la giovane età allena già due squadre giovanili dell’Alense, la sua ex società.
Di quali fasce d’età ti occupi? Com’è allenare una formazione giovanile?
«Alleno “Esordienti” e “Piccoli Amici” dell’Alense con grande soddisfazione, mi trovo benissimo anche se è un impegno non indifferente».
E a Torbole come vanno le cose?
«Si sta molto bene, siamo un ottimo gruppo che vuole lottare per raggiungere la salvezza. Mi trovo bene con tutti, abbiamo un mister bravo e preparato, purtroppo arrivato a situazione compromessa, ma stiamo facendo di tutto per risollevarci in classifica».
Sei passato dall’Alense al Torbole tre stagioni fa. Come mai da una buona Eccellenza ad una neopromossa in Promozione?
«L’anno in cui ho lasciato l’Alense avevo l’opportunità di scegliere fra tre team. Il passaggio alla mia attuale squadra è legato al fatto che dall’anno precedente faceva parte del gruppo anche Federico Rizzi, mio grande amico».
Come giudichi la stagione fin qui?
«Credo che la classifica parli chiaro, finora è stata un’annata al di sotto delle nostre aspettative. Per quanto mi riguarda non credo di aver contribuito quanto l’anno scorso, ma ora dobbiamo far di tutto per risollevarci, possibilmente portando a casa i tre punti dalla prossima sfida contro il Levico Terme. Ora come ora dobbiamo più che mai cercare di vincere contro tutte le formazioni che incontreremo».
Quali erano le ambizioni prima dell’inizio del torneo?
«All’inizio c’è sempre grande entusiasmo, ci si aspetta un campionato tranquillo. L’obbiettivo era quello di salvarsi, ma la tranquillità l’abbiamo persa subito: l’inizio disastroso, 0 punti nelle prime sei giornate, ci ha penalizzato molto. Abbiamo capito che la salvezza sarebbe stata un’impresa, ma ci crediamo fermamente».
Dopo la nona giornata il tuo compagno Germano Ciech aveva abbandonato la squadra, tornando dopo la sosta invernale. Qual è la tua opinione su questa vicenda?
«Non se ne è andato di certo per delusione, ma per cause di forza maggiore. Il ritorno di Germano è stato sicuramente gradito, è una persona con grande esperienza che ha un ruolo importante in un gruppo giovane come il nostro. In più, come giocatore, ci dà una grande mano».
Prima di arrivare a Torbole dove hai giocato?
«A parte una piccola parentesi nei “Giovanissimi” nel Rovereto, ho sempre indossato la maglia dell’Alense, squadra del mio paese. Ad Ala ho seguito tutta la trafila delle giovanili, più due anni e mezzo in prima squadra».
Hai praticato anche qualche altro sport?
«Ho anche fatto sci da fondo agonistico fino a quando la pausa invernale mi consentiva di gareggiare».
Hai giocato in Eccellenza e Promozione finora: qual è la differenza che noti fra queste due categorie?
«Il mio parere sull’Eccellenza è che si tratta di una categoria molto impegnativa, nella quale militano giocatori bravi e che sanno il fatto loro. Ogni formazione è attrezzata, non ci sono squadre materasso. In Promozione invece, soprattutto quest’anno, il campionato è spaccato in due tronconi. Vedo un divario abbastanza consistente fra le prime 5 o 6 della classe e le restanti».
Quali reputi siano i tuoi punti di forza? Ed i punti deboli?
«Il lato atletico credo mi dia dei vantaggi: sfrutto la corsa sulla fascia per provare ad innescare azioni da gol. La fase difensiva invece penso sia da rivedere. Oltretutto quest’anno stiamo subendo troppe reti e bisogna rimediare».
Hai già impostato il tuo futuro, calcisticamente parlando?
«Certamente no, non so nulla a riguardo. Fino a metà giugno l’unico pensiero è la salvezza della mia squadra. A Torbole si sta benissimo quindi dovrebbero esserci forti motivi per cui io vada via. A salvezza acquisita non vedrei motivo di andarmene».
Stimi qualche giocatore in particolare con cui hai giocato assieme o contro?
«Porto rispetto per tutti, ma mi trovo bene in particolar modo con i coetanei Simone Deimichei e Emiliano Debiasi, che giocano tutt’ora nell’Alense e sono miei compagni da una vita. Ammiro anche il gruppo di Ala passato al Torbole, ovvero Fabiano Marchiori, Massimo Deimichei e Samir Hmidi».
Hai particolari riti scaramantici che precedono il match?
«L’unica cosa che faccio prima delle partite è quella di sistemare con molta cura i parastinchi. Se sono a posto sono pronto per scendere in campo».
Oltre al calcio che altro fai?
«Frequento la facoltà di scienze motorie a Verona. Mi trovo bene ed ho conosciuto molti amici che giocano a calcio anche nella nostra regione nell’Anaune, nel Tione, nel Fassa…
Cosa ne pensi della possibilità di fondere Nago e Torbole?
«Ne ho sentito parlare e ne abbiamo parlato. Da quello che so il comune Nago-Torbole spinge verso l’unione delle due società. Da esterno la valuto come una buona idea perché permetterebbe di concentrare le risorse economico-sociali in modo da creare anche una squadra competitiva, in qualsiasi serie essa si troverà. Se questa fusione avrà luogo bisognerà vedere il progetto della nuova società prima di valutare. In ogni caso credo possa essere un punto di partenza importante, non un punto d’arrivo».
Come chiuderesti quest’intervista?
«Direi che mi dispiacerebbe moltissimo vedere il Torbole in Prima Categoria, perché il nostro Presidente Addeo e tutti i dirigenti, Enrico, Cesarino, Billy, Lino e Rita, non se lo meriterebbero».

LA SCHEDA DI GIACOMO DEBIASI

Nome: Giacomo
Cognome: Debiasi
Soprannome: Giacio/Jack
Squadra: G.S. Torbole
Ruolo: terzino sx
Numero di maglia: 3
Residenza: Ala
Data di nascita: 25/06/1985
Segno zodiacale: cancro
Altezza: 1.83
Stato civile: celibe (fidanzato)
Squadra del cuore: nessuna in particolare
Idolo: Sissoko (da quando è alla Juve)
Hobby: seguo tutti gli sport
Canzone preferita: Cuccuruccuccù (Franco Battiato)
Libro preferito: Se mi metti in tribuna, godo (Ezio Vendrame)
Piatto preferito: cucina trentina in generale
Sogno nel cassetto: salvarci col Torbole quest’anno
Stagione migliore: 2006/07
Miglior partita giocata: Solo per il gol segnato, Alense-Benacense 2003/04
Personaggio più importante incontrato in carriera: Tutti i miei compagni che ho avuto in squadra

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