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Hombre del partido

Armando Dauti, alla Rotaliana una scelta di cuore

L’estate in casa Rotaliana è stata caratterizzata da sorta di rivoluzione, con tantissime partenze pesanti. Armando Dauti, centrocampista classe 1994, ha deciso di restare in biancazzurro nonostante le molte richieste di altre squadre del massimo campionato regionale, con l’obiettivo di raggiungere la salvezza con una formazione molto giovane, diventandone anche il capitano. Dopo la bella vittoria contro la ViPo Trento, la Rotaliana punta a trovare i primi punti in trasferta contro un avversario insidioso come il San Paolo. Lo score casalingo della squadra allenata da Paolo Marignoli parla di tre vittorie su tre, con quattro gol realizzati e zero subiti. Le difficili trasferte con Maia Alta e Brixen, invece, hanno consegnato ai rotaliani due sconfitte.
Armando Dauti, si aspettava un avvio così positivo?
«Sinceramente no. Abbiamo la consapevolezza di avere una squadra molto giovane che comunque deve imparare molto. La scelta di propendere per mister Paolo Marignoli da parte della società è stata assolutamente giusta perché è un ottimo allenatore, un uomo in gamba che tira fuori il meglio da ognuno di noi».
In casa avete vinto tre partite su tre, mentre in trasferte avete il rendimento opposto. Cosa cambia quando giocare al De Varda?
«La squadra è formata da ragazzi del posto, con tanti elementi del settore giovanile. Questo comporta quel senso di appartenenza che ti porta a dare quel qualcosa in più sul proprio campo. In trasferta va detto che abbiamo fatto buone partite, ma abbiamo perso perché manca quel pizzico di esperienza che in questa categoria è importante. Con Maia Alta e Brixen abbiamo fatto bene nel primo tempo, non riuscendo a dare continuità nella seconda frazione di gara».
Questa Rotaliana può raggiungere la salvezza secondo lei?
«Sì, deve raggiungere la salvezza. L’obiettivo è fare il meglio possibile. Abbiamo grandi motivazioni anche per quanto si diceva quest’estate, in cui tanti ci davano già retrocessi. Quest’anno il livello dell’Eccellenza è più alto grazie alla presenza di Trento e San Giorgio, ma noi puntiamo a giocarcela con tutti».
Quest'estate ha deciso di rimanere nella squadra di Mezzolombardo diventandone il capitano. Cosa vuol dire per lei?
«Io sono cresciuto nella Rotaliana. Quest’estate ho avuto qualche richiesta da altre squadre, ma questa società mi ha sempre dato fiducia. La fascia per me è un motivo di orgoglio. Sono contento della scelta che ho fatto e la rifarei».
Ha qualche sogno nel cassetto?
«Mi piacerebbe fare la serie D un giorno, anche se credo sia difficile. Questa categoria è diventata alla portata solo di professionisti che si allenano il pomeriggio, senza tralasciare che il è livello davvero molto alto. Chissà (commenta ridendo Dauti, ndr) un giorno magari con la Rotaliana….».

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