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La finale del 48° Trofeo Beppe Viola è Atalanta - Milan

Saranno Atalanta e Milan le due squadre che si affronteranno Martedì 12 Marzo (ore 18.00, diretta Raisport e PMG Sport) allo Stadio Comunale di Via Pomerio, ad Arco, con in palio la corona del 48° Trofeo Beppe Viola. Fra le formazioni più attese alla vigilia, le due squadre lombarde hanno guadagnato il pass per l’atto conclusivo nelle semifinali di Domenica 10 Marzo, superando rispettivamente il Parma per 6-5 ai calci di rigore (1-1 ai regolamentari) e 2-0 il Chievo.
Quella di martedì sarà la sfida fra due formazioni plurivincitrici del Torneo di Arco: il Milan ha vinto il titolo in sei occasioni, l’Atalanta in cinque – tutte più recenti dell’ultima rossonera, datata 2004. In quell’anno nella retroguardia del Milan giocava un giovane Davide Astori, e i rossoneri cullano il desiderio – nemmeno troppo nascosto – di regalare una dedica speciale allo sfortunato capitano della Fiorentina, scomparso improvvisamente nel marzo 2018.

LA SORPRESA PARMA CEDE SOLO AI RIGORI
È stata l’Atalanta la prima squadra a conquistare un posto nella finale del 48° Trofeo Beppe Viola. Gli orobici hanno superato il Parma per 6-5 dopo i calci di rigore (1-1 ai regolamentari), al termine di un incontro per nulla scontato, e ricco di ribaltamenti di fronte. A lunghe riprese l’Atalanta ha imposto il proprio gioco, soprattutto nella prima frazione, ma la formazione ducale non si è persa d’animo, arrivando a 11 metri da una qualificazione alla finale che avrebbe avuto del clamoroso al cospetto di una delle grandi favorite del torneo.
In un pomeriggio soleggiato, la gara delle 13 ha visto un avvio equilibrato, con l'Atalanta a fare la partita e il Parma insidioso nelle ripartenze. Con il passare dei minuti i bergamaschi prendono decisamente il sopravvento, senza però rendersi pericolosi dalle parti di Rinaldi fino al 39°, quando una punizione dalla destra di Panada trova il colpo di testa di Reda per l'1-0. Un minuto dopo ancora Atalanta e ancora Reda pericolosi, ma il lungo lancio dal centrocampo risulta leggermente troppo lungo, consentendo l'uscita bassa a Rinaldi.
Avvio di secondo tempo ancora equilibrato, ma lo spostamento del crociato Napoletano sulla linea degli attaccanti inizia a mettere in difficoltà la retroguardia orobica: al 54° Cittadini chiude in maniera dubbia su un cross dalla sinistra (sospetto fallo di mano), e tre minuti dopo è lo stesso centrale ad affossare Napoletano in area. Opportunità dagli 11 metri per Casarini, e il capitano del Parma trasforma per l’1-1.
Atalanta - Parma
Al 63° è ancora brivido per la porta di Pisoni, con il pallonetto di testa di Napoletano su invito di Spaccaferro che si spegne appena al di sopra della traversa della porta atalantina. Al 69° occasione clamorosa per Vorlicky, subentrato nel secondo tempo, che supera tutta la difesa e persino l’estremo difensore Rinaldi, ma si incarta a pochi centimetri dalla linea di porta, lasciando al Parma l’opportunità di spazzare. Sul successivo calcio d’angolo Derbali di testa sciupa un’occasionissima a due passi dalla porta.
Un destro da fuori area di Trezza (72’) dopo una cavalcata in contropiede è l’ultima emozione dei regolamentari. Dal dischetto sbagliano subito i due capitani Panada e Casarini, ma poi la serie senza errori fino alla conclusione di Bocchialini, neutralizzata da Pisoni.

ATALANTA - PARMA 1-1, 6-5 dcr (pt 1-0)
ATALANTA (4-3-1-2): Pisoni; G.P. Renault (19' st Viviani), Cittadini, Derbali (33' st Marcaletti), Ruggeri; Sidibe, Panada, Roma (28' st Meraglia); Faye (19' st Vorlicky); Reda, Repa (33' st Manfredi). A disposizione: Rodegari, Beugre, C.P. Renault, Carrà. Allenatore: Giovanni Bosi.
PARMA (4-3-3): Rinaldi; Farucci, Casarini, Cugini, Carbone; Tolomello (1' st Leanza), Mallamo (40' st Annibale), Ba Dredji (23' pt Spaccaferro); Napoletano (40' st Bocchialini), Stefancic (20' st Artistico), Trezza. A disposizione: Frattini, Ballabio, Mori, El Ghazzouli. Allenatore: Claudio Gabetta.
ARBITRO: David Kovacevic di Arco/Riva (Cozzio - Sartori)
RETI: 39' pt Reda (A), 18' st Casarini (P) su rigore.
RIGORI: Panada (A), parato; Casarini (P), alto; Ruggeri (A), gol; Artistico (P), gol; Vorlicky (A), gol; Farucci (P), gol; Marcaletti (A), gol; Trezza (P), gol; Sidibe (A), gol; Annibale (P), gol; Viviani (A), gol; Bocchialini (P), parato.
NOTE: spettatori 60 circa. Ammoniti Panada (A), Casarini, Trezza e Ba (P). Recupero: 1' pt, 4' st.

I ROSSONERI A CACCIA DEL SUCCESSO 15 ANNI DOPO
Un Milan più cinico che bello ha raggiunto l’Atalanta nella finale del 48° Trofeo Beppe Viola. La squadra di Christian Terni ha superato il Chievoverona per 2-0 in una contesa equilibrata e intensa sul campo di Via Pomerio ad Arco, che alla fine ha premiato la squadra capace di approfittare meglio degli errori degli avversari.
Più agonismo che bel gioco nella prima frazione. Le due squadre, condizionate anche dal forte vento sul campo di Via Pomerio, hanno faticato ad imbastire trame interessanti, e hanno mandato in archivio il primo tempo con una sola occasione per parte: per il Chievo c’è la conclusione dalla distanza di Grazioli al 26°, con risposta in allungo di Moleri, mentre il Milan risponde con un colpo di testa di Capone, liberato a pochi metri dalla linea dalla difesa del Chievo al 35°.
Stesso copione in avvio di seconda frazione, ma dopo un provvidenziale anticipo della difesa clivense sul neo-entrato Luscietti a un passo dalla porta, al 53° Robotti risolve una carambola in area con il destro (deviato dal difensore Bonini) che porta i rossoneri sull’1-0. Poco dopo (57’) un’uscita fuori tempo di Moleri consegna una grande occasione al Chievo, ma Vesentini non riesce ad approfittarne.
Il Chievo prova a spostare avanti il baricentro nell’ultimo quarto d’ora: prima Merci spreca calciando incredibilmente alto davanti alla porta milanista, poi al 75° il palo priva Bontempi ed il Chievo del gol del pareggio, a dispetto di un intervento non irreprensibile dell’estremo difensore rossonero Moleri. E’ l’ultimo sussulto dei gialli veronesi, che all’80° subiscono il raddoppio rossonero con Luscietti, che sfugge sul filo del fuorigioco e infila agevolmente Malaguti. Espulso nel finale Merci del Chievo.
Sarà quindi sfida tutta lombarda per la 48a edizione del Trofeo Beppe Viola, fra due formazioni plurivincitrici: il Milan ha vinto il titolo in sei occasioni, l’Atalanta in cinque – tutte più recenti dell’ultima rossonera, datata 2004. In quell’anno nella retroguardia del Milan giocava un giovane Davide Astori.

MILAN - CHIEVO 2-0 (pt 0-0)
MILAN (3-4-3): Moleri; Grassi, Cretti, Stanga; Giosué, Robotti (40 st Carlini), Di Gesù, Lo Curto; Bassoli (1' st. Luscietti), Capone (37' st Signorile), Cudjoe (28' st Angeli). A disposizione: Paloschi, Cattaneo, Malinverno, Romeo, Evangelisti, Palmieri. Allenatore: Christian Terni.
CHIEVO (4-3-2-1): Malaguti; Passera (22' st Stratu), Munaretti, Bonini (28' st. Chesini), Grazioli; Perseu (22' st Toffoli), Visentini, Bontempi; Florenzi (28 st Frey), Zanazzi (17' pt Anyimah); Merci. A disposizione: Ballato, Salvan, Veronesi, Vertua. Allenatore: Alessandro Gamberini.
ARBITRO: Gabriele Ceresia della sezione di Trento (Tincul - El Hadi).
RETI: 13' st Robotti, 40' st Luscietti
NOTE: spettatori 100 circa. Espulso Merci (C) per proteste 43' st. Ammoniti: Vesentini (C), Lo Curto, Grassi, Giosué, Luscietti (M). Recupero: 2' pt, 4' st. Angoli 6-4.

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