Il Trento crolla in casa per tre a zero
Trento, un incubo senza fine. Gli aquilotti crollano sotto i colpi del Sandonà e si confermano all'ultimo posto in classifica. I gialloblù erano attesi da una gara di orgoglio, invece non si sono mai dimostrati in grado di poter girare la partita a proprio favore, con la formazione veneta che nelle ultime cinque partite aveva raccolto appena due pareggi.
Il tecnico del Trento Luciano De Paola modifica notevolmente il proprio undici rispetto alle previsioni con Sabato, Furlan e Ferraglia in panchina. L'allenatore opta per il "4-3-3" con Zucchini e Panariello al centro della difesa e con Carella e Badjan sugli esterni. Bertaso in mezzo al campo funge da playmaker, con Frulla e Mureno interni. In avanti fiducia a Cristofoli supportato da Petrilli e Baronio.
La partita vive di lampi, con le due squadre che non alzano praticamente mai il ritmo. Il Sandonà, talvolta lezioso, è ordinato e quadrato, con il Trento, invece, che prova ad innescare la velocità di Baronio affidandosi al lancio dalle retrovie, senza riuscire a pungere.
All'8' subito Baronio chiamato in causa da un lancio in profondità da Bertaso, servizio del numero 11 per Frulla che calcia centralmente con Colonna che para in due tempi. Ospiti pericolosi grazie ad un rilancio errato di Barosi sui piedi dell'ex di turno Aperi che calcia malamente sul fondo. Cresce il Sandonà che, tra il 35' e il 37', crea tre nitide occasioni da rete. Prima è Mortati a mostrarsi insidioso con un diagonale su cui Barosi si deve impegnare per deviare in angolo. Dal seguente corner i veneti sfiorano ben due volte il gol: prima con un colpo di testa di De March che Cristofoli salva sulla linea, poi con Gusella che lascia partire un fendente che centra la traversa. Al 38' Petrilli prova a sfondare per vie centrali, ma il suo rasoterra termina a lato. Sul ribaltamento di fronte gli ospiti passano in vantaggio: Bigoni serve Aperi che infila Barosi sul primo palo.
Ripresa con il Sandonà che abbassa il proprio raggio d'azione, cercando di pungere in ripartenza, con il Trento che prova a costruire gioco, ma in maniera abbastanza lenta, affidandosi spesso e volentieri al lancio dalle retrovie. Al 14' arriva la prima occasione per i gialloblù, con il neoentrato Bosio che non inquadra lo specchio della porta. Con Bosio in avanti a dar maggior peso all'attacco gli aquilotti creano qualche grattacapo in più alla retroguardia avversaria. Al 19' Panariello fa da sponda per Cristofoli che, però, vede il proprio tiro contrato da un difensore. Al 25' gli ospiti vanno vicini al raddoppio con Aperi che da ottima posizione spara altissimo. Al 33' i gialloblù sfiorano il pareggio con Bosio che di testa, tutto solo nel cuore dell'area, mette il pallone clamorosamente a lato. Al 36' Maximiliam Ferrarese, appena entrato al posto di Aperi, calcia a botta sicura, ma sulla linea Badjan salva i suoi. Il Trento non ha la forza per pervenire al pareggio, e al 39' il Sandonà chiude definitivamente il match. Paladin scappa sul filo del fuorigioco, rientra sul mancino e batte Barosi. Due minuti dopo Ferrarese serve il tris con un'azione pressoché identica alla precedente.
La partita di fatto finisce qui, con i trentini che raccolgono l'ennesimo risultato negativo. La squadra di De Paola subisce e non reagisce e così facendo la strada per la salvezza diventa estremamente tortuosa.
