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Hombre del partido

Gabrielli e la sorpresa Aquila tra le prime

L'Aquila Trento di mister Luciano Gabrielli punta al grande piazzamento. Lo scorso anno, al debutto in Promozione, non fu facile l'impatto per l'Aquila che, dopo alcune giornate, sembrava una seria pretendente per la retrocessione. I fratelli Facchinelli, però, sono corsi ai ripari puntando su Luciano Gabrielli che poi ha raggiunto il sesto posto finale, con un girone di ritorno superlativo, grazie a nove successi e quattro pareggi su quindici gare. Quest'anno l'Aquila, dopo aver operato con intelligenza sul mercato, prendendo giocatori come Fabio Bazzanella, Magelli e Dalfovo, sta disputando un campionato di primissimo livello, contendendo il secondo posto alla ViPo Trento, una delle favorite per la vittoria finale insieme alla Rotaliana, che ormai è ad un passo dalla promozione in Eccellenza. E proprio il prossimo turno vede la ViPo, seconda a 50 punti, e Aquila Trento, due lunghezze più sotto, contendersi il secondo gradino del podio.
Con la ViPo Trento è un autentico spareggio per il secondo posto. Che partita si aspetta?
«Mi aspetto una bella partita. Senza falso pudore andiamo a Gabbiolo con grande tranquillità per giocarcela al massimo. Non era nei nostri programmi arrivare allo spareggio per il secondo posto».
In tanti vi consideravano una possibile outsider ad inizio stagione. Voi addirittura siete in lotta per la seconda piazza. Se l'aspettava una stagione del genere?
«Ho sempre detto che avevamo una squadra con giocatori di caratura superiore rispetto allo scorso anno. È davvero un bel campionato che, come avevo detto ad inizio stagione, avrebbe avuto Rotaliana, ViPo, Mori e Alense con qualcosa in più rispetto alle altre. La classifica non si discosta tanto da questo. Noi puntiamo a finire nel miglior modo possibile».
Cosa manca all'Aquila Trento per vincere il campionato di Promozione?
«Ci manca una crescita uniforme, tra gruppo di ragazzi e società. Va ricordato che due anni fa l'Aquila era una squadra di Prima Categoria e, sebbene ci fossero già tanti giocatori di grande esperienza, ovviamente le manca ancora qualcosa per poter vincere anche questo tipo di campionato. Per fare un ulteriore salto ci vogliono obiettivi precisi».
Qual è stata fino ad oggi la squadra più difficile da affrontare?
«Sicuramente la Rotaliana a Mezzolombardo nel ritorno. Aver dovuto cambiare la squadra per un gol rocambolesco è stato complesso. Onore alla Rotaliana che merita la posizione che occupa con tanti punti di vantaggio sulla seconda».
Per il futuro?
«Onestamente non so ancora, vivo fortemente il presente. Voglio far il meglio possibile e a fine anno, con calma, parlerò insieme alla società del futuro».

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