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Hombre del partido

Pancheri si gode la vittoria con il Trento, ma predica calma

Il Levico Terme espugna il Briamasco per due a zero grazie ad una doppietta di Bertoldi e si porta a metà classifica in serie D. Stefano Manfioletti, allenatore del Levico ed ex Trento, ha gettato nella mischia dal primo minuto tutti gli ex aquilotti, quali Acka, Brusco e capitan Pancheri ed è stato ripagato dall'ottima prestazione di tutti gli interpreti. Proprio Pancheri, due stagioni con il Trento, 2009-2010, con cui ha vinto l'Eccellenza, e 2011-2012, con cui ha raggiunto la promozione dall'Eccellenza alla serie D, ha fatto vedere anche nella giornata di ieri tutte le sue qualità, lottando in mezzo al campo, correndo e impostando. Il centrocampista trentino, classe 1988, si gode il successo, ma ammette: «Non siamo degli sprovveduti. Ci godiamo la vittoria, ma la strada per la salvezza è ancora lunga, perché con tre o quattro sconfitte rischi subito di sprofondare. Dobbiamo continuare a lavorare con umiltà e abnegazione».

Che partita è stata?
«È stata un partita abbastanza bloccata all'inizio, in cui loro si sono resi pericolosi in una circostanza. La sensazione dal campo, però, è sempre stata positiva, con tutta la squadra che sembrava avesse la situazione sotto controllo».
Vittoria meritata per lei?
«Secondo me sì. Per lunghi tratti ci sono state buone trame di gioco da parte nostra. Forse nel primo tempo non abbiamo cambiato ritmo in avanti, ma nel secondo tempo siamo cresciuti anche da quel punto di vista. Per me è una vittoria meritata per atteggiamento, con la giusta umiltà e grande abnegazione da parte di tutti. Inoltre siamo stati bravi nello sfruttare gli episodi».
Quanto la sorprende vedere il Levico Terme davanti al Trento a questo punto della stagione?
«Sinceramente può sorprendere, perché loro hanno proclamato inizialmente grandi ambizioni. Ma chi fa la categoria da tanto tempo sa che questo girone è ostico e tutti quanti fanno fatica. Il Levico, con umiltà e l'atteggiamento giusto, sta raccogliendo quanto costruito da luglio. Abbiamo preso le nostre bastonate, in coppa e nelle prime giornate di campionato, ma questi punti sono frutto del lavoro fatto. Sicuramente dal Trento ci si aspettava di più».
Qual è la forza del Levico di quest'anno?
«La forza per me è che c'è una grandissima disponibilità di tutti i giocatori della rosa. E ieri contro il Trento si è visto ulteriormente. Chi gioca poco, dà il proprio contributo con grande determinazione, e questo è tutt'altro che scontato. Lavoriamo quotidianamente con la volontà di sistemare ogni minimo dettaglio».
Che sapore ha per lei questa splendida vittoria per due a zero al Briamasco contro gli aquilotti?
«Non sono ipocrita, non è come vincere su un altro campo. Il Briamasco mi dà sempre emozioni positive. Ieri mi è sembrato da riviverle. Giocare da trentino contro il Trento, con una cornice di pubblico importante, è una sensazione particolare. Sono sempre tre punti come qualsiasi altra vittoria, ma le sensazioni sono straordinarie».
Nessun senso di rivalsa?
«Assolutamente no. Io di Trento ho ricordi solo positivi e sarò il primo ad andare a vederlo e fare il tifo quando tornerà in alto. Dispiace vederlo in basso e spero torni in alto il prima possibile, per il bene calcistico della provincia. Se ci gioco contro punto ovviamente a batterlo».
Avete già fatto 12 punti in classifica. Lo scorso anno avete raggiunto la doppia cifra alla fine dell'andata. Che differenze ci sono tra il Levico di quest'anno e quello dello scorso anno?
«L'anno scorso è stato un anno strano. Siamo partiti male e tutto sembrava girare storto. Eravamo poco sereni perché era una continua "ultima spiaggia". Mi è parso di rivederci un po' nel Trento sotto questo punto di vista, contratti e con pressione. La differenza dallo scorso anno è aver fatto punti all'inizio e giocare con un'altra mentalità ora, con un altro tipo di tranquillità».
Bertoldi, dopo le tantissime reti in Eccellenza, si sta dimostrando un grande attaccante anche in serie D (6 reti in campionato). Levico è l'ambiente giusto per i tanti trentini che stanno facendo bene?
«Levico è l'ambiente giusto per tantissimi giocatori, non solo trentini. Lo staff è preparatissimo, la società si è strutturata ulteriormente e abbiamo a disposizione tutto il necessario per allenarci nel migliore dei modi. Possiamo lavorare con serietà e tranquillità, con un presidente che stimo molto, che è ambizioso e che quest'anno ci ha visto lungo».

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