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Serie D

Il Trento crolla all'esordio con la Virtus Bergamo

Tre gol di scarto sono l’accoglienza che la Serie D riserva ad un Trento poco cinico in avanti e troppo generoso dietro, un atteggiamento che premia la Virtus Bergamo di Ersid Pllumbaj, autore della tripletta che spiana la strada a Germani e compagni.

La cronaca

Proprio il capitano bergamasco si fa trovare pronto nel suo pezzo forte al 5’: il suo tiro dalla distanza termina non di poco a lato della porta difesa da Cuoco.
La risposta aquilotta arriva tre minuti dopo con Bacher che calcia un destro potente respinto da Cavalieri di pugno dalle parti di Cascone e Lella che, ben appostati sulla linea dell’area piccola, non trovano la deviazione vincente da sottomisura.
Centrocampisti gialloblu dinamici in questa fase e Furlan s’inserisce da par suo nelle maglie della difesa virtussina, sfruttando al meglio il colpo di tacco con cui Lilla ne libera la percussione: rasoterra del capitano gialloblu che termina tra le braccia dell’estremo difensore avversario.
Una lunga fase di sterile predominio territoriale da parte del Trento viene interrotta poco dopo la mezzora dal fendente di Calì da 25 metri, che trova Cuoco pronto alla deviazione oltre la traversa, e verso lo scadere da un’iniziativa di Pllumbaj che consegna allo stesso Cuoco un pallone da posizione invitante.

La ripresa si rivela subito l’esatto contrario della prima, controllatissima, frazione. Già al 3’, infatti, Pellegrini coglie in controtempo la difesa trentina con una deviazione aerea che Pllumbaj, già autore di 17 reti nella scorsa stagione con la maglia della Bustese, capitalizza, scavalcando Cuoco.
Il Trento reagisce già al 9’ con tre clamorose occasioni in una che strozzano in gola l’urlo della truppa di Vecchiato. Prima è Furlan a infilarsi nella retroguardia ospite con un tocco da sottomisura che supera il portiere bianconero, trovando Alborghetti all’insperato salvataggio sulla linea, e poi, sul proseguimento dell’azione, è Lella a sfiorare la deviazione da pochi passi, favorendo così il tiro dal dischetto di Bacher sul quale Cavalieri si supera con una deviazione felina a guantone aperto.
Al quarto d’ora tocca a Duravìa fare sfoggio di generosità alla difesa di casa, mettendo tra le braccia dell’attento Cavalieri un destro da posizione favorevole su imbeccata dal fondo di Lella.
La dura legge del gol si conferma tale e a farne le spese è la squadra ospite che capitola nuovamente sotto la vena realizzativa di Pllumbaj che si fa trovare libero sul secondo palo sul cross al bacio di Pellegrini dal fronte mancino per il colpo di testa che si infila nell’angolino basso alla sinistra di Cuoco.
L’ennesima reazione aquilotta passa dal dinamismo di Paoli, che al 32’ si impossessa della pala lungo l’out di sinistra, converge sul destro e mette la sfera sulla testa di Lella la cui deviazione stavolta non lascia scampo al pur bravo portiere bergamasco.
I cambi effettuati da Vecchiato mirano ad alzare il baricentro alla ricerca del pareggio, ma la Virtus Bergamo fa valere la sua confidenza col campo e con la categoria, e sfrutta al meglio un contropiede al 40’ che, manco a dirlo, viene finalizzato da un inarrestabile Pllumbaj, abile a scattare sulla sinistra, convergere e battere per la terza volta Cuoco sul palo più lontano.
Allo scadere c’è gloria anche per il neoentrato Lizzola il cui tiro all’incrocio sigilla l’esordio festoso della Virtus Bergamo su un Trento cui resta l’amaro in bocca per gli sprechi in attacco e le disattenzioni in difesa.

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fonte Ac Trento
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