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Serie D

Il Trento cresce e perde di misura contro il Chievo

Il sospetto che le differenze di categoria e preparazione si stessero via via affievolendo c’era. La quarta amichevole consecutiva contro una squadra di Serie A ha dato la conferma dello stato avanzamento lavori in linea con gli obiettivi e i desiderata di mister Vecchiato che, pur non potendo ancora disporre dell’intera rosa e dovendo gestire due amichevoli in tre giorni, ha messo il Chievo nelle condizioni di sudare le canoniche sette camice per venire a capo di un Trento sulla buona strada.

La cronaca

Contro i trentini Maran, Maraner (allenatore e vice), Depaoli e Rigione (in campo il primo e in panchina il secondo), Furlan e compagni scendono in campo privi di Lella, vittima di un lieve risentimento nell’allenamento di rifinitura del mattino col quale si è chiuso il ritiro a Cavalese, e di Rippa che va riprendendosi dalla distorsione alla caviglia.
4-4-1-1 l’impianto base con cui il Trento affronta la prima parte di gara che vede il Chievo portare un paio di pericoli portati alla difesa aquilotta, sventati da Grubizza in presa bassa e da Badjan su Inglese, cui segue l’azione al 18’ con la quale è Pucciarelli ad impegnare seriamente l’estremo difensore del Trento che al 18’ devia in angolo il destro da fuori area dell’attaccante clivense.
La squadra di Vecchiato si fa vedere dalle parti dell’area avversaria al 25’ con Appiah che parte in solitaria lungo l’out di sinistra e lascia partire un collo pieno che Sorrentino blocca centralmente seguito dal tiro al volo di Furlan dal limite, ben imbeccato da Appiah su azione orchestrata da Bertaso, che Lillo, sulla traiettoria e in posizione di offside, blocca e neutralizza involontariamente.
Al 32’ ci prova Gaudino dai 25 metri, trovando Grubizza pronto alla presa agevole; risponde Lillo al 38’ che riceve il filtrante di Boldini e fa partire un rasoterra a incrociare che termina non di molto alla destra della porta difesa da Sorrentino.
Al 43’ Garritano fa valere il suo spunto sul breve, si incunea nella difesa del Trento e mette un pallone invitante a centro area per la testa di Inglese che alza la mira oltre la traversa per l’ultima azione degna di cronaca del primo tempo che si chiude sullo 0-0 grazie alla prova migliore fin qui offerta dai gialloblu trentini, sia per la tenuta difensiva che per i pericoli portati dalle parti di Sorrentino.
I primi dieci minuti della ripresa trovano il Chievo lesti ad approfittare delle due uniche distrazioni del pomeriggio da parte del Trento. Al 4’, infatti, Garritano è autore di un preziosismo balistico su assist da calcio d’angolo battuto da Gaudino: destro al volo dai 16 metri e palla che finisce nell’angolo alla destra di un incolpevole Scali.
Al 10’ un traversone dalla sinistra a centro area trova il braccio di Cascone, alto nel tentativo di anticipare Inglese. Calcio di rigore e raddoppio siglato da Gaudino che angola la conclusione che Scali intuisce, ma non raggiunge.
Al quarto d’ora Vecchiato passa dal 4-5-1, con cui aveva cominciato la ripresa, al 4-2-3-1 con 6 cambi dalla panchina. Tra questi c’è Pangrazzi che al 22’ raccoglie il cross dalla destra di Toscano, mette giù di petto e si gira in bello stile per colpire di destro: palla di un soffio a lato.
Il tiro più pericoloso degli aquilotti arriva dal piede di Osti al 35’: destro dalla trequarti laterale indirizzato nell’angolo alto più lontano che Sorrentino sfiora con la mano di riporto e mette in angolo.
Il calcio di punizione con cui Gaudino sfiora la base del palo alla destra di Scali fa da preludio al piazzato di Bacher che l’estremo difensore del Chievo blocca proprio sul triplice fischio del direttore di gara.

Le parole del presidente del Trento Mauro Giacca all’uscita dalle tribune del delizioso impianto di San Zeno di Montagna sono caratterizzate da concreto ottimismo: «Sono contento della prova offerta dalla squadra che mi conferma i progressi descritti sia dal direttore sportivo Claudio Rastelli che da mister Vecchiato – racconta il massimo dirigente aquilotto – e tenere testa per un tempo ad una squadra di Serie A è figlio dell’impegno che ci stanno mettendo questi ragazzi. La società ha fatto il massimo per allestire una rosa in grado di puntare agli obiettivi che ci siamo dati – afferma Giacca – e siamo pronti a inserire quegli ultimi correttivi che siamo sicuri daranno ulteriore slancio alle nostre ambizioni a partire dalla gara di venerdì sera al Briamasco contro il Bari».

Il tabellino

CHIEVO - TRENTO 2-0
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Dainelli (27’ s.t. Frey), Gamberini, Gobbi; Castro (27’ s.t. Yamga), Gaudino, Rigoni (36’ s.t. Bastien); Garritano; Pucciarelli (31’ s.t. Vignato), Inglese (36’ s.t. Leris). Allenatore: Rolando Maran
Trento (4-4-1-1): Grubizza (1’ s.t. Scali); Toscano (36’ s.t. Trevisan), Cascone (16’ s.t. Casagrande), Calcagnotto, Badjan (36’ s.t. Terracciano); Boldini (16’ s.t. Osti), Furlan (16’ s.t. Ferraglia), Bertaso (16’ s.t. Bacher), Appiah (16’ s.t. Gattamelata); Duravia (1’ s.t. Paoli); Lillo (16’ s.t. Pangrazzi). Allenatore: Roberto Vecchiato
Arbitro: Sprezzola di Mestre (Carraretto e Collavo di Treviso)
Note: Campo in buone condizioni, spettatori 300 circa
Reti: 4' s.t. Garritano, 11 s.t. Gaudino (rig.)

fonte Ac Trento
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