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Eccellenza

A Merano anche per il Trento arriva il giorno della sconfitta

L’ultima volta era successo il 24 maggio del 2005. Da allora il Trento ha collezionato 52 vittorie e 5 pareggi con 174 gol fatti e 34 subiti, due promozioni consecutive e la possibilità di stabilire il record di punti in un campionato di Eccellenza ancora alla portata per la squadra di Manfioletti dopo i festeggiamenti per il passaggio in Serie D.
La sconfitta, con nessuna rete all’attivo dopo 59 partite di fila con almeno un gol nel tabellino, vede il Maia Alta terza forza del campionato sfruttare appieno le caratteristiche del piccolo rettangolo di gioco di Merano Lahn, e va quindi presa per la classica macchiolina sulla tovaglia imbandita di ogni bendidio.

La cronaca

E dire che la gara era cominciata con un lungo possesso di palla di marca aquilotta ed i padroni di casa ad attendere il momento giusto per colpire verso la porta difesa da Scali come prova a fare Hasa al 6’, trovando il portiere della capolista pronto alla deviazione in corner.
La risposta del Trento è nel lancio dalle retrovie in direzione di Appiah la cui conclusione termina di poco oltre la traversa.
Ancora un’occasione per parte prima del quarto d’ora con Ioris che sfiora la deviazione risolutiva al 10’ per il Maia Alta e Gherardi che risponde con un colpo di testa al 14’ su calcio d’angolo che finisce alto.
Il varco giusto lo pesca allora Hasa che al 16' intercetta la palla a centrocampo e serve Pamer in profondità: il numero 11 meranese va via in velocità alla retroguardia ospite e supera Scali con un rasoterra che si infila nell’angolino più lontano.
I gialloblu, feriti nell’orgoglio e memori delle reazioni che hanno caratterizzato più di una svolta in questo trionfale torneo, si riversano nella metà campo del Maia Alta e collezionano una serie di azioni a cominciare dal tiro di Boldini al 31’ parato da Pomarè.
L’estremo difensore altoatesino deve superarsi al 40’ sul colpo di testa di Cascone su corner di Lucena che sul successivo calcio d’angolo imbecca Brusco il cui tiro termina di poco oltre il palo.
Lo svantaggio della prima frazione motiva ancora di più la voglia di rivalsa di Casagrande e compagni e così, trascorsi appena tre minuti dalla ripresa del gioco, Di Fusco mette un pallone invitante a centro area sul quale Ioris si rifugia in angolo per anticipare di un soffio l’accorrente Brusco.
I padroni di casa allentano la morsa con un calcio di punizione di Andreas Klotzner al 51’ che Scali, ben assistito da Casagrande, devia in angolo prima che i cambi di Manfioletti per alzare il baricentro e quelli di Martin Klotzner per arginare l’onda gialloblu, si tramutino in un sostanziale equilibrio spezzato dalla gran parata del portiere trentino al 70’ sull’inzuccata di Lukas Höller.
L’occasione più nitida per gli aquilotti arriva a poco più di dieci minuti dal termine grazie al cross di Casagrande per l’accorrente Di Fusco che di testa colpisce un palo clamoroso che innervosisce il Trento e permette ai meranesi di respirare quel tanto che basta per produrre lo sforzo finale.
All’85’ è Dennis Malleier a sfiorare il raddoppio con una deviazione di testa che termina di poco a lato, mentre quattro minuti più tardi Zingale non sbaglia l’inzuccata su calcio di punizione di Ciaghi e porta i compagni sul 2-0 che diventa 3-0 nel recupero quando Dennis Malleier in contropiede trova Hasa libero di prendersi la soddisfazione personale.

fonte Ac Trento
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