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Serie D

Dopo il ko di Lecco la Virtus cerca ossigeno contro il Pontisola

Il ko di Lecco è un brutto ricordo già consegnato agli archivi. La Virtus Bolzano guarda avanti, guarda a quel futuro prossimo che si chiama Pontisola. La compagine lombarda viaggia attualmente al settimo posto in graduatoria, con trentadue unti nel carniere. Un avversario quindi veramente tosto, così come tra l’altro lo sono tutte le protagoniste di questo girone B. Compresa anche la compagine di Lomi che, nel corso di questo scorcio di torneo, ha saputo dimostrare di essere una squadra all’altezza della situazione e, per questo, dopo lo scivolone in terra brianzola, è chiamata ad esibire l’animus pugnandi che la contraddistingue. Dal primo all’ultimo minuto.
Con il Pontisola, quindi, ci attendiamo una Virtus Bolzano nuovamente sulle “barricate e con il coltello tra i denti”. Da qui in avanti ogni punto rappresenta linfa vitale per alimentare la classifica e, di conseguenza, le ambizioni di poter uscire al più presto dalla zona che scotta.
Per mister Lomi il problema non è solo il Pontisola, ma anche la situazione di emergenza dettata dal bollettino dell’infermeria. Oltre all’indisponibile Kiem, la lista si è allungata con Timpone, bloccato da uno stiramento, e con il portiere Tenderini, il cui problema alla spalla compromette (e non di poco) la sua presenza contro il Pontisola. Dubbi permangono anche sull’impiego dei difensori Romeo, che accusa un dolore al polpaccio, e De Simone che ha un problema all’adduttore. Nella gara di andata la Virtus Bolzano tornò da quella trasferta con quattro pive nel sacco, per effetto delle marcature firmate da Boffelli (37’ p.t.), Joelson (8’ s.t.), Ferreira Pinto (21’ s.t.) e Romanini (32’ s.t.)

L’avversario

La “Vita Nova” riparte dalla serie D. L’attuale denominazione Ponte San Pietro-Isola, difatti, fu preceduta dal primo rogito associativo datato 1910, quando alcuni studenti ed un gruppo di operai svizzeri impiegati presso una ditta locale, diedero vita alla “Società Sportiva Vita Nova”, affidata al presidente Legler (proprietario della ditta) che donò al comune di Ponte S. Pietro anche lo stadio. E’ nell’impianto a lui intitolato, la Vita Nova attraversò i decenni (conoscendo l’interregno di una nuova denominazione come Società Sportiva Pro Ponte), ma ribadendo lo scudetto originario quando conquistò addirittura la serie B (‘46-‘47). Nel 1950 la società si cambiò ancora denominazione assumendo quella di Unione Sportiva Ponte San Pietro e conoscendo, tra l’atro, un rapido declino che portò gli orobici a conoscere i campi da gioco della prima Categoria. Agli inizi del terzo millennio il Ponte San Pietro ha militato esclusivamente in Eccellenza e nel 2007 la società originaria unisce gli sforzi con Terno d’Isola e Chignolo, dando vita all’AC Ponte San Pietro-Isola. L’alba della serie D arriva nella stagione nella stagione 2008-2009, categoria conquistata dopo lo spareggio contro il Seregno. All’ottava stagione nella quarta serie nazionale, il Pontisola si è presentato ai nastri di partenza con il nuovo allenatore mister Curioni, alla prima esperienza nella categoria. Il capocannoniere della compagine è Ruggeri con nove centri, seguito da Romanini con sei e dai cinque gol di Ferreira Pinto (2 rig.)

Probabili formazioni

VIRTUS BOLZANO: Tenderini (Masha); Padovani, Romeo (Kaptina), De Simone (Debiasi); Munerati, Kaptina (Majdi), Niang, Danieli; Majdi (Bustamante); Hofer, Bucchi. All. Lomi. A disp.: Masha (Giorgi), Debiasi, Cremonini, Clementi, Bounou, Coulibaly, Perri, Koni
PONTISOLA (4-3-3): Pennesi; Capelli T., Pellegrinelli I., Espinal, Boffelli, Ruggeri A., Pedrocchi; Basanisi, Romanini, Ferreira Pinto, Capelli. All. Curioni. A disp. Prandini, Mosca, Joelson, Pansa, Brembilla, Carrieri, Facchinetti, Rota, Sangalli.

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