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Eccellenza

Il Trento realizza altri quattro gol e marcia a punteggio pieno

Una ventina di azioni offensive degne di cronaca, 14 calci d’angolo battuti contro nessuno degli ospiti, 4 gol realizzati oggi e già 11 nelle prime tre gare di campionato contro i soli 2 subiti.
Basterebbe questo a sintetizzare l’atteggiamento col quale il Trento sta segnando questo primissimo scorcio di Eccellenza alla vigilia dell’attesa sfida in terra pusterese contro il San Giorgio di Morini che lascia a Comano due punti e la coabitazione al primo posto ora appannaggio esclusivo dei gialloblù.

Già dai primi minuti si intuisce il tipo di gara impostata da Ianeselli, squalificato e sostituito in panchina da Pellizzari. Marchi agisce da mezzapunta col chiaro compito di andare in pressione su Lucena quando il Trento imposta.
E proprio il numero 10 ospite al 4’ è bravo a conquistare palla sulla trequarti offensiva e a servire Barbetti al limite dell’area col sinistro di quest’ultimo che mette Demetz nelle condizioni di effettuare l’unica parata della propria gara.
Manfioletti, con Casagrande di nuovo al centro della difesa dopo il turno di squalifica, affida alle catene laterali il compito di scardinare l’assetto difensivo rossoblù che barcolla in più di un’occasione come al 13’ quando Gherardi riceve il cross dalla sinistra di Ferrarese e di testa spedisce tra le braccia di Poli. O come un minuto dopo quando ancora Ferrarese, stavolta dalla bandierina, mette anche Cascone nelle condizioni di colpire di testa con la sfera che termina sopra la traversa. Al 24’ altro tiro dalla bandierina, altra battuta al bacio del capitano gialloblù per il destro al volo di Lucena dal limite e palla che finisce ancora di un soffio alta.
Un giro di lancette e il Trento trova il meritato vantaggio con l’inserimento di Appiah che riceve palla da Ferrarese (sì, ancora lui!) e calcia di sinistro su Poli in uscita. Il portiere ospite riesce solo a deviare la palla con la punta delle dita e ad assistere alla lenta parabola che termina nell’angolino basso alla sua destra.
Al 28’ è la volta di Gherardi. La punta felsinea si fa trovare libera sul secondo palo quando “tale” Claudio Ferrarese pennella dall’out sinistro l’ennesimo assist: colpo di testa in torsione a mirare il palo opposto e la difesa ospite deve abdicare per la seconda volta nel volgere di pochi minuti.
Nell’ultimo quarto d’ora il Trento potrebbe dilagare: nell’ordine ci provano Gherardi con un’altra zuccata che Poli blocca; poi Casagrande con un colpo di testa respinto sulla linea da Leoni (spostato nel frattempo a destra per tamponare le falle aperte da Christian Palma); poi Appiah con un sinistro a girare dal vertice destro dell’area di rigore bloccato in due tempi dal portiere rossoblù; e infine Brusco con un sinistro dai 25 metri che si spegne a lato.
Nella ripresa la Weinstrasse Süd passa al 5-4-1, spostando Marchi all’ala sinistra e lasciando al solo Barbetti il peso del reparto offensivo. Una variazione tattica che porterà qualche lieve vantaggio verso il 60’ perchè prima è ancora e solo Trento con Gherardi che getta alle ortiche la possibilità di fregiarsi della seconda doppietta consecutiva dopo quella realizzata domenica scorsa: al 51’ l’assist di Ferrarese (sì, sempre lui!) dalla linea di fondo viene solo sfiorato dal numero nove aquilotto, liberissimo sul secondo palo, e la palla sfila via.
È poi la volta di Brusco con due tentativi di testa in un minuto, il primo su verticalizzazione di Ferrarese con Poli pronto alla presa ed il secondo su cross di Rizzon che finisce alla destra della porta ospite. All’11’ si rivede al tiro anche Appiah, servito dalla sopraffina volee di un “certo” Claudio Ferrarese: conclusione mancina a rientrare che va di poco oltre il palo opposto.
Al quarto d’ora arriva l’imponderabile nota stonata. Marchi dalla fascia sinistra lascia partire un lungo traversone che scavalca l’intera difesa gialloblù, la palla sembra indirizzata a Barbetti che termina a terra nel corpo a corpo con Di Fusco. Per l’arbitro non ci sono dubbi: calcio di rigore e cartellino giallo al mancino aquilotto con battuta affidata allo stesso attaccante rossoblù che non lascia scampo a Demetz.
A questo punto ci si aspetterebbe il forcing di Christoforetti e compagni. Ci si aspetterebbe.
Il condizionale è d’obbligo perché nei fatti la Weinstrasse Süd si chiude ulteriormente per difendersi dalla determinata reazione del Trento che nel quarto d’ora immediatamente successivo inanella una seri di attacchi con il solito, immarcescibile, immarcabile Ferrarese sugli scudi, assistito a turno dai vari Brusco, Gherardi e Di Fusco al tiro, e Poli a metterci più di una pezza prima dell’ineluttabile capitolazione che giunge al 77’.
Siamo al limite dell’area, c’è un calcio di punizione a due per il Trento. Lucena si fa toccare palla da Ferrarese e poi la indirizza oltre la statuaria barriera rossoblù, all’incrocio dei pali alla destra di un Poli immobile e incredulo dinanzi alla prodezza dell’ispanico che manda in visibilio il Briamasco.
I rossoblù non riescono più ad oltrepassare la linea di centrocampo, sono annichiliti dal mix di forza e tecnica del Trento che prima del 90’ manda al tiro i neo entrati Bentivoglio e Conci, e poi si gode la quarta marcatura firmata Boldini, lesto a raccogliere un servizio dalle retrovie, ad inserirsi centralmente e ad infilare Poli con un rasoterra ad incrociare allo scadere dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Dagli spogliatoi esce un Manfioletti soddisfatto della prova dei suoi ragazzi «la cui unica pecca è stata sprecare qualche occasione di troppo. Abbiamo reagito con orgoglio alla rete subita e messo le basi per affrontare un trittico di partite (San Giorgio fuori, Naturno in casa e Bozner fuori) che metterà alla prova le nostre qualità e ambizioni A questo vano aggiunti i quarti di Coppa Italia ed il turno infrasettimanale: sarà un mese di ottobre nel quale mi aspetto il massimo da tutti e venti gli uomini in rosa.»

fonte Ac Trento
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