Focus sull'Alta Giudicarie e il Girone A di Seconda
Finestra sul cortile del calcio trentino. Uno sguardo alle cenerentole dell’ultima categoria. Tutte in attesa della scarpetta. Un campionato spesso sottovalutato, ma difficile e insidioso. Un torneo dove basta davvero poco per rimanere a bocca asciutta, dove il margine d’errore è ridotto al minimo. Dopo appena 180 minuti il Girone A vede il tandem di testa Ledrense e Calavino ancora a punteggio pieno. Seguono altre due squadre interessanti e battagliere: Guaita e Tione. Dopo la battuta d’arresto inflitta dal giudice sportivo proprio contro la formazione della Valle di Ledro, la favoritissima Stivo ha superato nella seconda giornata un’altra pretendente al salto di categoria: l’Alta Giudicarie dell’instancabile Presidente Alberto Milanesi.
Alta Giudicarie, una realtà relativamente giovane. Quale leggenda si lega alla nascita della società?
«Nessun avvenimento particolare. L’U.S. Alta Giudicarie è un gruppo sportivo nato nel 1991 dalla fusione delle società Roncone e Bondo-Breguzzo. Un sodalizio che all’alba dei suoi primi 25 anni di attività ha saputo anticipare i giorni nostri: la fusione dei Comuni. Necessità dettata in quel lontano maggio dall’esigenza di superare i campanilismi e di collaborare per sfruttare e ottimizzare le risorse».
Da quanto ricopre la carica di Presidente?
«Ormai da tre anni. Nella vita di tutti i giorni sono un agente Itas con la passione per i colori biancorossi. Ho iniziato il percorso da giocatore e ho proseguito nel corso degli anni come allenatore, dirigente, direttore sportivo e consigliere. Solo alcune stagioni ho marcato visita per rivolgere le mie attenzioni all’allora Itas Diatec Trentino Volley. Stagioni intense e belle. Chiusa la parentesi pallavolo, il ritorno al calcio nella carica di Presidente».
Come è composta la vostra società?
«L’Alta Giudicarie può vantare per la stagione 2015/16 circa 150 tesserati, mentre il direttivo è composto da 14 persone oltre a me: Ivan Mussi (vice presidente e medico della società), Mattia Vedovili (vice presidente), Loredana Valenti (segreteria del settore giovanile), Gianclaudio Amistadi (segretario della società) ed i consiglieri Luciano Bonazza, Paolo Bonazza, Corrado Bonenti, Roberto Bonenti, Bortolo Ciuffi, Felice Ducoli, David Gazzaroli, Luigi Giovanelli, Andrea Mussi e Giancarlo Pontil Scala. I consiglieri sono inoltre allenatori e rappresentano il settore tecnico della società; le persone sono quindi direttamente coinvolte e parte attiva della vita societaria».
Attingete da fuori per allestire la rosa della prima squadra?
«Agli ordini di Mister Armani e Capitan Alberto Molinari prestano la propria disponibilità e passione giocatori autoctoni cresciuti prevalentemente in casa. Ci tengo a precisare che nessun giocatore e dirigente percepisce rimborsi. Tutti i tesserati sono spinti dallo spirito di appartenenza al gruppo. L’Unione Sportiva ha infatti un ottimo spogliatoio».
Per quanto riguarda il settore giovanile?
«Oltre alla formazione di Seconda Categoria, l’Alta Giudicarie è iscritta ai campionati dei Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Juniores. La novità di questa stagione è la presenza per la prima volta nella storia della formazione di calcio a 5 femminile».
Quali sono i rapporti con il vicinato?
«Le relazioni sono estremamente positive. Ottime le collaborazioni con Pieve di Bono e Condinese. Senza dimenticare il rapporto di amicizia che ci lega con il CalcioChiese. La formazione di Eccellenza ha ricevuto in prestito dall'Alta Giudicarie due giocatori della categoria Allievi davvero meritevoli e interessanti».
Obiettivo Prima Categoria?
«Per quanto riguarda il futuro, l’obiettivo è certamente di ritornare a calcare i campi di Prima Categoria. Riteniamo infatti la Prima il palcoscenico, conosciuto fino alla stagione 2011/12, più consono alla nostra società. Le difficoltà sono però tante e i posti per arrivarci davvero pochi».
Società Alta Giudicarie
La Classifica del Gir. A
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La Classifica del Gir. C
La Classifica del Gir. D
