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Hombre del partido

Morgan Betti e l'Aquila Trento, un avvio super

L’avvio di stagione dell’Aquila Trento è stato pressoché perfetto, con cinque vittorie in cinque gare di campionato. Tra i protagonisti di questo ottimo inizio della squadra di patron Facchinelli non si può non menzionare Morgan Betti, sette reti in cinque partite, sicuramente un valore aggiunto per il team cittadino. L’attaccante ex Lavis e Levico Terme, dopo anni ai vertici del calcio regionale ha scelto di scendere in Prima Categoria. L’Aquila Trento, dopo il secondo posto dello scorso anno, si candida a protagonista del girone C. L’organico è di qualità: tra gli arrivi ci sono giocatori come Alessio Brugnara dal Calceranica e Michele Demattè dall’Aldeno che si vanno ad aggiungere ai confermati Matteo Bazzanella, Massimo Facchinelli e Lamine Diop. Morgan Betti ci racconta la sua nuova avventura.

Come mai questa scelta di scendere dall’Eccellenza alla Prima Categoria?
«Ho diversi impegni, in ambito lavorativo in special modo e, a trent’anni, le priorità cominciano a cambiare rispetto a quando sei più giovane. Il presidente Giorgio Facchinelli, ma anche Claudio, mi hanno convinto. Sono delle persone che trasudano passione genuina per il calcio».
Avvio di campionato praticamente perfetto con cinque vittorie in cinque partite. Non potete sicuramente nascondervi.
«Abbiamo una buona rosa, questo è indubbio, ma il campionato è ancora lunghissimo. Fino ad ora abbiamo affrontato per lo più squadre di media classifica. Nessuna gara è stata facile in questo avvio, ma dobbiamo aspettare di incontrare anche formazioni di vertice. La cosa positiva è che non abbiamo nessun tipo di pressione».
Quali sono le favorite per il girone C di Prima?
«Conosco poco la categoria. Da quello che ho osservato il Calceranica è una squadra forte. Molti dei suoi elementi li conosco e sicuramente punteranno ai vertici del campionato».
Avrà sicuramente un obiettivo personale.
«Onestamente non mi sono imposto nulla a livello personale. Tanti sono convinti che quando vai da una categoria alta ad una più bassa sia tutto più semplice, ma non è sempre così. Ci sono tante variabili, come la difficoltà di giocare su certi campi e la differenza dei palloni giocabili. Gli obiettivi personali sono sempre e solo secondari per me».
Come si trova all’Aquila Trento?
«Mi sono trovato molto bene fin dall’inizio. L’ambiente è tranquillo e senza pressioni, il tutto condito da un bel gruppo. La differenza maggiore che ho riscontrato è l’allegria rispetto alle categorie superiori».

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