Il Dro attende la Serie D, la nostra intervista a Michele Ischia
Il Dro sta ancora aspettando l’ufficialità del ripescaggio in Serie D, ma sta allestendo una squadra giovane e competitiva per salvarsi il prima possibile nella serie nazionale. L’attesa per la società del patron Loris Angeli, che tornerà ufficialmente in sella solo quando arriverà la conferma della Serie D, è al limite dello snervante. I gialloverdi dell’Alto Garda stanno lavorando per completare l'organico, il quale necessita ancora di qualche ritocco. In panchina è arrivato Massimiliano Caliari al posto di Stefano Manfioletti.
In arrivo molti giocatori giovani e di belle speranze: in porta, al fianco del confermato Francesco Bonomi è arrivato l’ex Fersina e Monza Stefano Chimini. In difesa, il capitano Michele Ischia comanderà una flotta di giovani come Lulezim Hoxha e Davide Grossi, più i nuovi arrivi Loris Scudiero (già al Dro al primo anno di Serie D), Tiziano Slongo dal Montebelluna, Gino Ballarini dalla Pro Piacenza. In mezzo al campo Mirko Colpo sarà affiancato da Luca Bertoldi, Omar Ruaben, Riccardo Pellegrini oltre all’ex Mezzocorona e Altovicentino Andrea Burato e all'ex Mezzo Federico Lorenzi. In attacco i nuovi arrivi portano i nomi di Simone Adami dall’Union Ripa, Monir Ettahiri dall’Arco, Alberto Gili dal Torino e Samuel Portovenero dal Trapani.
L’intervista a Michele Ischia
Michele Ischia, difensore classe 1978, ci presenta tutte le difficoltà della sua squadra nella preparazione della nuova stagione a causa dei continui ritardi nei ripescaggi.
Difficile preparare il campionato non sapendo ancora la categoria che si affronterà.
«Partiremo con qualche difficoltà, senza ombra di dubbio. Abbiamo fatto la preparazione come tutte le altra squadre, ma la rosa non è ancora completa. Sicuramente non per colpa del Dro. Qualche istituzione, forse, deve farsi un piccolo esame di coscienza. A una settimana dall’inizio dei campionati non si sa ancora nulla».
Cosa vi manca per completare l’organico?
«Ci vuole ancora un terzino mancino di ruolo e una punta. Sottolineo che la colpa non è della società, la quale invece si è mossa bene per formare una squadra competitiva per la Serie D».
Squadra giovanissima. Che campionato si aspetta?
«L’organico è davvero molto giovane. Quando c’è una media età così bassa può venire fuori un campionato con alti e bassi, oppure una stagione strepitosa. Non si sa mai, perché ci sono sempre molte incognite con i giovani. Sicuramente correremo tantissimo».
L’inizio com’è stato?
«Per adesso l’inizio è stato buono. C’è disponibilità da parte di tutti e tanta intensità negli allenamenti. Nell’unica amichevole contro una squadra di “pari categoria” abbiamo vinto (Levico, ndr), ma è calcio d’agosto, e loro forse avevano caricato di più a livello fisico».
Quando ha deciso di restare a Dro?
«Ho deciso da subito di restare al Dro. Innanzitutto non volevo abbandonare il presidente Angeli nel momento di maggior bisogno. Come me ha fatto anche Colpo. Peccato aver perso alcuni giocatori della passata stagione, perché eravamo davvero un bel gruppo, ma ognuno fa giustamente le proprie scelte».
L’obiettivo per la prossima stagione?
«Salvarsi senza troppi patemi, magari evitando i playout, ma non si sa mai. Non sappiamo nemmeno il girone che affronteremo. Troppe variabili. Io sicuramente, qualsiasi categoria affronteremo voglio trasmettere la mia esperienza ai più giovani».
L’organico
Portieri: Francesco Bonomi (1995), Stefano Chimini
Difensori: Gino Ballarini (1995), Davide Grossi (1997), Lulezim Hoxha (1997), Michele Ischia, Loris Scudiero, Tiziano Slongo
Centrocampisti: Luca Bertoldi, Andrea Burato, Mirko Colpo, Federico Lorenzi (1995), Riccardo Pellegrini (1997), Omar Ruaben (1995)
Attaccanti: Simone Adami (1996), Samir Ajdarovski (1995), Monir Ettahiri (1998), Alberto Gili (1997), Samuele Portovenero (1996), Daniele Proch (1996)
Allenatore: Massimiliano Caliari
Preparatore atletico: Livio Zerbini
Preparatore portieri: Leonardo Sabatino
Assistente di campo: Fulvio Michelotti
Fisioterapista: Francesco Raffaelli
